Welfare

Notiziario Affari sociali del 1 agosto

Droga, gli interventi di prevenzione suggeriti dalla Relazione 2000

di Redazione

Droga, gli interventi di prevenzione suggeriti dalla Relazione 2000 Gli interventi di prevenzione devono diventare “asse portante e permanente della politica di lotta contro la droga”. A questo proposito la Relazione 2000 sulle tossicodipendenze, presentata al Parlamento nei giorni scorsi, rileva la necessità di “una forte e concreta integrazione tra Stato e servizi, pubblici e privati, presenti nel territorio, con pari dignità di tutti i protagonisti”. In particolare, viene sottolineata “l’esigenza di accrescere le modalità di intervento e di ampliare la fascia dei destinatari, attivando un programma di azioni ed interventi capaci di coinvolgere il complesso della società civile, in particolar modo della famiglia e della scuola”. Nell’ambito della prevenzione, la Consulta nazionale degli operatori e degli esperti sulle tossicodipendenze ha individuato alcune linee prioritarie d’intervento, fra cui il “supporto delle motivazioni personali delle nuove generazioni, la riqualificazione dei tessuti sociali, l’induzione di stili di vita diversi nei consumatori di alcool e sostanze varie, la proposta di modelli di vita che rifiutano il ricorso a sostanze”. Le attività di prevenzione, quindi, devono puntare “alla valorizzazione e all’incentivazione delle aspirazioni, dei talenti e dei progetti di vita dei giovani che siano alternativi alla massificazione della droga, al miglioramento dell’offerta formativa (Scuola e Università) e professionale (formazione al lavoro)”. Inoltre per supportare questi interventi, concordati anche con personaggi di riferimento nel mondo dello sport, dello spettacolo, della cultura, viene ritenuto di fondamentale importanza l’uso di “livelli informativi che siano scientificamente credibili, corretti ed autorevoli soprattutto nella divulgazione dei danni provocati dalle droghe”.   Droga, i progetti di prevenzione e recupero finanziati dal Fondo nazionale Sono stati 81 i progetti di prevenzione e recupero dalle tossicodipendenze e alcoldipendenze presentati dalle amministrazioni statali per l’assegnazione dei finanziamenti relativi al 25 per cento del Fondo nazionale d’intervento per la lotta alla droga per l’anno 2001; di questi, 55 hanno superato il vaglio della commissione istruttoria, ottenendo uno stanziamento complessivo di 49,1 miliardi di lire. Dato che le risorse a disposizione ammontavano a 59,3 miliardi, restano oltre 10 miliardi da utilizzare eventualmente per finanziare ulteriori iniziative progettuali per l’anno in corso. In sintesi i finanziamenti sono stati concessi ai Ministeri della Pubblica istruzione (4 progetti per 11 miliardi), dell’Interno (19 progetti per 5,2 miliardi), della Sanità (5 progetti per 5,6 miliardi), della Difesa (3 progetti per 248 milioni), del Lavoro (7 progetti per 6 miliardi) e della Giustizia (5,5 miliardi). All’Istituto superiore di sanità sono andati 4,9miliardi per 5 progetti, mentre il Dipartimento delle politiche sociali ha promosso 11 progetti ricevendo 10,6 miliardi. Tra le iniziative del Dpsp, un’indagine sull’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope tra i giovani che sostengono le visite di selezione in ambito militare, uno studio campionario sulla prevalenza di alcune condizioni socio-sanitarie nella popolazione dei tossicodipendenti che si rivolgono alle strutture pubbliche e del privato sociale. Inoltre è previsto un intervento a favore di tossicodipendenti extracomunitari e di adolescenti e giovani assuntori di nuove droghe. Finanziata anche la promozione dell’attività sportiva e la sperimentazione di un intervento a rete contro lo sfruttamento e per la prevenzione nell’uso e l’abuso di droghe tra la prostituzione di strada e nei locali notturni. In corso progetti in tutta Italia per prevenire il disagio giovanile È partito nel mese di giugno il progetto della cooperativa Xenia onlus di Foggia, approvato dall’Ufficio politiche giovanili del Dpsp e inserito nel programma “Le nuove forme dell’associazionismo giovanile”. La Xenia intende realizzare il “Centro Giovanile Interculturale Jambo”, dotato di televisore satellitare, video registratore, impianto stereo, videocassette, computer, internet, lettore cd, riviste: mezzi per far diventare Jambo un luogo di aggregazione e di confronto fra giovani italiani e stranieri residenti nella città pugliese. Inoltre gli operatori del centro realizzeranno scambi linguistici e culturali per la conoscenza di civiltà “altre”, una ricerca di opportunità e divulgazione di momenti di incontro con altri giovani a livello nazionale ed europeo, una mostra sulla condizione giovanile nel mondo. Tra gli obiettivi della cooperativa, quelli di prevenire forme di razzismo e intolleranza, promuovere lo spirito di autonomia dei giovani attraverso la gestione di iniziative con una ricaduta sociale: si punta sulla dimensione interculturale, il confronto con i giovani di altri paesi, l’apertura a nuove esperienze per prevenire forme di disagio sociale giovanile. Ad Isernia l’associazione Informagiovani Italia Europa ha avviato un “Centro di risorse lavorative”, una sorta di ufficio locale in cui raccogliere richieste ed offerte di lavoro provenienti e dirette al settore giovanile. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i ragazzi al fatto che le opportunità di lavoro sono spesso legate alla capacità di ricerca. Attraverso un breve corso formativo alcuni esperti hanno aggiornato il gruppo di lavoro sulle novità legislative; l’ufficio sarà aperto durante la settimana per la consulenza. Disabilità, in preparazione il nuovo Regolamento sui progetti del “Dopo di noi”  Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Roberto Maroni ha convocato il 25 luglio scorso, in qualità di Presidente, i rappresentanti delle 30 associazioni che compongono la Consulta permanente delle associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie. Durante l’incontro, il primo dall’inizio dell’attuale legislatura, il ministro del Welfare ha reso noto che è in fase di predisposizione il nuovo Regolamento relativo all’art. 81 della legge 388/2000 sui progetti del “Dopo di noi”; quello precedente è stato ritirato perché il ministro ritiene che, nell’ottica federalista, sia necessario che l’assegnazione dei relativi Fondi coinvolga le regioni e gli enti locali, secondo lo spirito della legge-quadro di riforma dell’assistenza. In qualità di sottosegretario con delega ai problemi sulla disabilità, la senatrice Grazia Sestini ha precisato che il settore delle normative sui redditi familiari verrà rivisto a breve, fermo restando il trattamento di maggior favore per tutte le famiglie con disabili. Il tema dell’amministratore di sostegno sarà una delle questioni da discutere durante la prossima riunione, prevista intorno al 21 settembre, per giungere a un testo concordato che superi le difficoltà già emerse nel corso della precedente legislatura.


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