Welfare

E’ emergenza umanitaria

Sono oltre 6mila gli immigrati presenti e per 2mila manca il cibo. L'impegno di Croce Rossa e Save the Children

di Redazione

Si fa sempre più incandescente la situazione sull’isola di Lampedusa dove sono ormai oltre 6.000 gli immigrati presenti e per 2.000 di loro manca il cibo.

“Finora sono stati garantiti 4.000 pasti mentre ora a Lampedusa le presenze sono oltre 6.000 e quindi in 2.000 si ritroveranno senza cibo“, denuncia il sindaco Bernardino De Rubeis. “Si doveva pensare al problema per tempo – attacca – prima di arrivare all’emergenza. Bisogna svuotare l’isola al più presto e tutte le regioni devono fare la loro parte e seguire l’esempio della Sicilia e della Puglia, che ha dato una grande disponibilità”.

Intanto 1.350 migranti verranno trasferiti verso altri centri di accoglienza italiani. Sei ponti aerei sono previsti in giornata per spostare 550 persone e una nave civile che dovrebbe trasportarne altre 800. Anche la nave San Marco della Marina Militare dovrebbe raggiungere in serata l’isola di Lampedusa per imbarcare un nuovo gruppo di immigrati, circa 500, per ripartire appena possibile per una destinazione ancora non resa nota.

In tutto sono 827 gli arrivi di oggi che si vanno ad aggiungere ai 547 di domenica. Il numero complessivo è più basso poiché oltre un centinaio di immigrati sono già scappati nei giorni scorsi.

Ma gli sbarchi sulla maggiore delle Pelagie non si fermano. “Dalla Libia arrivano indicazioni di nuovi possibili arrivi” fa sapere l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). “Questa mattina – si legge in un comunicato – circolavano notizie non confermate su diverse imbarcazioni con a bordo altre persone in fuga dalla Libia, che si troverebbero in difficoltà nel Mediterraneo”.

Sull’emergenza minori a Lampedusa il presidente della Camera Gianfranco Fini, dopo aver ricevuto a Montecitorio il direttore generale di ‘Save the Children Italia’, si è impegnato personalmente a seguire l’attuazione di un piano ad hoc per il trasferimento e l’accoglienza dei piccoli immigrati in strutture idonee e con fondi dedicati.

Mengtre altri 12 tra volontari, operatori e medici della Croce rossa italiana e una nuova struttura sanitaria è operativa a Lampedusa. L’impegno è quello della Croce rossa italiana (Cri), in accordo con le istituzioni locali, che ha così deciso di rafforzare la propria presenza sull’isola a seguito dell’elevato numero di migranti che stanno sbarcando.

Il personale arrivato si va ad aggiungere ai 15 tra volontari, operatori, medici, infermieri, logisti e mediatori culturali presenti. La nuova struttura sanitaria – riferisce una nota della Croce rossa italiana – ha viaggiato su un camion Cri a bordo di un traghetto proveniente da Porto Empedocle e sara’ operativa gia’ da oggi pomeriggio. Sul traghetto la Croce rossa ha imbarcato anche un’ambulanza, un pulmino e un fuori strada. Le attivita’ della Cri sono realizzate in collaborazione con Pietro Bartolo, responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa, che gia’ stasera incontrera’ il direttore sanitario della Croce rossa italiana, Fabio Romitelli, per pianificare gli interventi.

“La Cri da quando ha montato un posto medico avanzato nei pressi della stazione marittima di Lampedusa e’ diventata – dichiara Tommaso Della Longa, portavoce della Croce rossa italiana presente a Lampedusa – un punto di riferimento non solo per l’assistenza durante gli sbarchi ma anche nel fornire trattamenti sanitari di base e piccoli interventi di soccorso agli oltre 2 mila migranti che gravitano nell’area”.

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