Politica

Caro Tremonti, ci sei o ci fai?

Zerozerocinque scrive al ministro: sei favorevole o contrario alla Tassa sulle Transazioni Finanziarie?

di Redazione

Tassa sulle Transazioni Finanziarie, ovvero TTF. Da anni se ne parla, e fa parte dell’agenda internazionale. Il documento finale del G20 di Pittsburgh di settembre 2009 chiede al Fondo Monetario Internazionale di preparare entro giugno 2010 un rapporto sulle opzioni su “come fare in modo che il settore finanziario possa dare un contributo giusto e sostanziale per pagare per ogni costo associato con gli interventi governativi per riparare il sistema bancario”.

All’euforia del 17 Febbraio (giornata d’azione globale sulla TTF) fanno seguito l’approvazione della mozione Podimata al Parlamento Europeo  l’8 Marzo scorso – che impegna la Commissione Europea a promuovere senza ulteriori indugi l’implementazione della TTF su scala globale e, qualora si riscontrasse la mancanza di consenso nel vertice dei Venti, di favorirne l’implementazione sui mercati continentali.

L’11 Marzo scorso in occasione del Consiglio europeo straordinario su pressione franco-tedesca un riferimento alla TTF è comparso esplicitamente nelle conclusioni officiali dei lavori del  vertice con l’impegno dei capi di Stato e di governo europei ad un attento e repentino esame degli impatti della tassa applicata su scala regionale.

La cancelleria austriaca conferma l’ampliamento del fronte dei Paesi sostenitori della proposta, annoverando però ancora una volta l’Italia fra gli Stati membri che hanno assunto una posizione di aperto scetticismo. Anche se non stupisce, la notizia lascia particolarmente perplessi, se si pensa che il Ministro Tremonti si è più volte scagliato (non ultima la sua “lezione” ad Annozero  il 10 Marzo scorso) contro la speculazione sui mercati finanziari, definita la “peste del secolo”, senza proporre delle misure condivisibilmente efficaci per arginarne le potenzialità destabilizzanti e non curandosi minimamente delle risoluzioni bipartisan approvate lo scorso Giugno alla Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera che impegnano l’esecutivo italiano a ricercare il consenso nelle sedi internazionali alla proposta di una TTF e lasciando non commentato il disegno di legge per una TTF italiana  presentato nella Camera lo scorso autunno dai parlamentari di tutti gli schieramenti ad eccezione della Lega Nord.

E’ per questo che la campagna Zerozerocinque ha scritto direttamente al ministro Tremonti una lettera aperta.

Al Ministro dell’Economia e delle FinanzeOn.
Giulio Tremonti
Roma

Roma, 22 marzo 2011

Oggetto: lotta alla speculazione. Cosa fa l’Italia?

Egregio Ministro,

al vertice dei leader dei Paesi dell’Unione Europea dello scorso 11 marzo, Germania e Francia hanno nuovamente chiesto l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie – TTF in Europa. Una proposta in grado di frenare la speculazione senza impatti negativi su investimenti e risparmio e capace di generare un gettito di grandi dimensioni in un momento di difficoltà per i conti pubblici.

Lei ha definito diverse volte la speculazione come “la peste del secolo” e dichiarato che occorre muoversi con forza e decisione per contrastare i movimenti speculativi. Gli effetti distorsivi che la speculazione provoca, si stanno drammaticamente verificando anche in relazione all’attuale crisi giapponese. La TTF è uno degli strumenti di maggiore efficacia e nello stesso tempo di più semplice applicazionein grado di contrastare comportamenti eticamente inaccettabili. . A sostenerlo sono una molteplicità di studi, articoli e pareri, compresi quelli di diversi premi Nobel per l’economia. Questi ed altri studi hanno anche chiarito la fattibilità e l’efficacia di una TTF introdotta in un numero limitato di Paesi, e in particolare nell’UE o nella zona euro. (1)

Lo scorso 8 marzo il Parlamento europeo, in rappresentanza dei cittadini dell’intera Unione Europea, ha approvato in plenaria una risoluzione che chiede di approvare la TTF “senza ulteriori ritardi” anche su scala europea, se non ci fosse il consenso internazionale. (2)

A giugno del 2010 la Commissione Esteri del Parlamento italiano ha approvato tre risoluzioni, a firma tanto di esponenti della maggioranza quanto dell’opposizione, che impegnavano il governo a dare seguito alla TTF e a lavorare con i Paesi favorevoli nella direzione di una sua introduzione. (3)

Un primo disegno di Legge per introdurre una TTF è stato depositato alla Camera a settembre 2010, firmato da parlamentari sia della maggioranza sia dell’opposizione. La proposta prevede di introdurre la TTF in Italia nel momento in cui si dovesse raggiungere un numero sufficiente di Paesi europei che approvano una misura analoga. (4)

I vantaggi della TTF sarebbero con ogni probabilità ancora più evidenti in Italia rispetto agli altri Paesi europei. Nel nostro Paese l’ossatura del sistema produttivo è fondata sulle piccole e medie imprese. Chi esporta vedrebbe ridotto il rischio di speculazioni sulle valute; la quotazione del petrolio e delle materie prime sarebbe più stabile e prevedibile; diminuirebbero le possibilità di attacchi sui titoli di Stato, a tutela dei piccoli risparmiatori. Parliamo di una maggiore stabilità finanziaria, di minori rischi nell’export, di maggiore facilità nel reperire i capitali sui mercati finanziari, del miglioramento dei conti pubblici, con evidenti vantaggi per il debito pubblico e l’economia nazionale.

Al già menzionato vertice dei leader europei dell’11 marzo, a fronte della proposta avanzata da Germania e Francia, diversi Paesi si sono detti a favore, tra gli altri Austria, Belgio, Grecia, Spagna, Slovacchia, Portogallo. Governi con orientamenti politici diversi tra di loro ma concordi sulla necessità di intervenire subito per chiudere una “finanza casinò” che ha impatti devastanti per i cittadini e l’economia europee. A fronte di questo blocco di Paesi, a quanto ne sappiamo, l’unico governo ancora esplicitamente “scettico” è quello italiano.

Un recente sondaggio commissionato da Oxfam International e condotto in alcuni Paesi dell’Unione Europea dimostra che vi è un ampio sostegno dell’opinione pubblica verso l’introduzione di questa tassa. In Italia il 59% degli intervistati si è dichiarato favorevole e l’85% ritiene che il settore bancario e finanziario debba contribuire a riparare i danni causati dalla crisi economico-finanziaria. (5)

In considerazione di questa molteplicità di evidenze a favore della TTF e del diffuso sostegno in Italia e in Europa per una sua introduzione in tempi radidi, Le scriviamo quindi per chiederLe conto di quella che ci sembra una profonda incongruenza. L’Italia è pronta a fare la sua parte per arginare la speculazione? Il nostro governo vuole contribuire a  riportare la finanza a essere uno strumento al servizio dell’economia e dell’insieme della società, e non un fine in se stesso per fare soldi dai soldi nel più breve tempo possibile? Alle dichiarazioni è possibile fare seguire decisioni e azioni coerenti contro la “peste del secolo”?

Certi di un Suo interesse e in attesa di una Sua risposta, Le inviamo i nostri migliori saluti,

Andrea Baranes
portavoce della Campanga ZeroZeroCinque
www.zerozerocinque.it

 

Acli, ActionAid Italia, Adiconsum, Adiconsum Basilicata, Amref, Arci, Attac, Azione Cattolica, Banca Popolare Etica, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Cgil, CINI – Coordinamento Italiano Network Internazionali, CISP, Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare, Cisl, Cittadinanzattiva, Consorzio Città dell’Altra Economia, Consorzio Sociale Goel, CVX Italia, Daquialà, Economia Alternativa, Equociquà, Fa’ la cosa giusta, Fair, Fiba Cisl, FOCSIV – Volontari nel mondo, Fondazione Culturale Responsabilità Etica,  Gcap – Coalizione Italiana Contro la Povertà, Legambiente, Lega Missionaria Studenti, Libertà e Giustizia, Lunaria, Microdanisma, Mani Tese, Mag Verona, Oxfam Italia,  Reorient,  Save the Children,  Sbilanciamoci,  Social Watch Italia,  UIL, Un ponte per,  Volontari Terzo Mondo – Magis,  Wwf Italia.

 

(1) Per un riassunto dei principali argomenti sulla fattibilità della TTF su scala europea / zona euro: http://www.zerozerocinque.it/images/stories/Approfondimento_appello_FTT.pdf
(2) http://www.europarl.europa.eu/it/pressroom/content/20110308IPR15028/html/Tax-reform-to-boost-revenue-for-EU-and-developing-countries
(3) http://www.camera.it/453?bollet=_dati/leg16/lavori/bollet/201006/0616/html/03#89n1
(4) Proposta di Legge presentata il 30 settembre 2010, Atto N. 3740
(5) Sondaggio commissionato da Oxfam International e realizzato a marzo 2011 da YouGov Plc. In Italia il sondaggio ha riguardato un campione di 2.004 intervistati con un equa ripartizione per genere, età e provenienza geografica.


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