Economia

Confcooperative, difficoltà all’orizzonte

Attività sociali, assetti organizzativi, strumenti e risorse finanziari. La cooperazione capitolina s'interrroga

di Redazione

«Necessari profondi cambiamenti nel rispetto del ruolo strategico della Cooperazione Sociale». E’ quanto afferma il presidente di Confcooperative Roma, Carlo Mitra. La scorsa settimana si sono riunite le Cooperative sociali operanti con il Comune di Roma Capitale per un esame delle criticità che «ormai da tempo – si legge in una nota di Confcooperative Lazio e Roma – riguardano le attività del sociale, sia per quanto concerne gli assetti organizzativi, che gli strumenti e le difficoltà finanziarie».

L’Assemblea, vista la relazione del presidente Mitra, ha discusso ed evidenziato in particolare l’impegno profuso in questi anni dalla Associazione a salvaguardia del sistema di servizi sociali del Comune, «a fronte di crescenti criticità, in particolare di ordine finanziario, ma non solo». Si è anche sottolineato l’apprezzamento per la politica della Amministrazione e dell’Assessorato, «che ha sempre corrisposto alle aspettative delle Associazioni della Cooperazione sociale, anche con provvedimenti specifici, soprattutto sul versante dei pagamenti correnti». Si è discusso, inoltre, della consapevolezza che il sistema in atto ha esaurito «larga parte delle sue potenzialità e che necessita di profondi cambiamenti, ma anche della consapevolezza che tali cambiamenti debbano avvenire in coerenza con lo spirito della Legge 381/93 e quindi, valorizzando il ruolo della Cooperazione sociale e rifuggendo, sotto la pressione della Spesa pubblica, da operazioni che snaturino e ridimensionino la Cooperazione sociale».

Necessario anche che «il fulcro di ogni operazione di riorganizzazione – prosegue Confcooperative Lazio e Roma – debba valorizzare la Cooperazione sociale quale soggetto strategico, riconoscendo anche il fatto che la storia del welfare locale romano sia stata scritta dalla Cooperazione sociale; è quindi importante e coerente la decisione di Confcooperative di fare del 2011 l’anno in cui si celebrano i 30 anni della Cooperazione sociale romana».

L’Assemblea, nel rinnovare l’impegno alla massima collaborazione per una rapida definizione dei nuovi assetti dei servizi, ha evidenziato come «sia necessaria una iniziativa forte di Confcooperative affinché si esca da uno stato di preoccupazione e tensione tra i soci lavoratori e gli utenti». L’Assemblea ha dunque invitato «l’Associazione a monitorare anche iniziative che paiono contraddittorie e inaccettabili, quali il paventato intervento della Croce Rossa o di altri soggetti, in sostituzione delle Cooperative sociali, nello svolgimento di alcuni servizi». Confcooperative Roma e Lazio ha dichiarato inoltre che «se è vero che occorre verificare la congruità di alcuni servizi – conclude la nota – non per questo si debba marginalizzare la Cooperazione sociale, che anzi deve trovare nuove opportunità di sviluppo per meglio corrispondere, da partner fiduciario del Comune, ai tanti bisogni della Comunità verso gli anziani, i disabili, l’infanzia, le figure fragili del mercato del lavoro».


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