Mondo

«Paese più unito grazie alle migrazioni»

Lo afferma la Fondazione Migrantes

di Redazione

«Non si possono ricordare i 150 anni d’Italia unita dimenticando come la nostra storia sia strettamente connessa a quella delle migrazioni». Secondo la Fondazione Migrantes, l’organismo promosso dalla Cei, «le migrazioni hanno reso l’Italia più unita, anche più ecumenica e capace di dialogo. Ogni forma di chiusura, di rifiuto, di disprezzo, di discriminazione tradisce l’unità d’Italia». «Negli anni ‘80», ricorda Migrantes «gli italiani erano ancora il primo Paese in Europa per numero di emigranti (oltre 1 milione) e oggi accolgono 5 milioni di stranieri».

La nota conclude sottolineando che «L’Europa che è nata in questi 150 anni di Italia unita è anche il frutto di una conoscenza e uno scambio cresciuto nelle migrazioni, che ha avvicinato le persone, ha creato scambi, ha costruito “nuove famiglie”» e cita religiosi come Vincenzo Pallotti, Giovanni Bosco e Francesca Cabrini, politici come i liberali Della Volpe, Jacini, i socialisti Bissolati e Ferri e il democristiano De Gasperi, «tutti consapevoli che solo una democrazia costruita sull’egualitarismo e una cittadinanza diffusa, nel rispetto dei diritti e dei doveri proietta l’Italia nel futuro».

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