Welfare
Immigrati: peggiora in Italia la loro salute
Nonostante l'obbligatorietà della cura da parte del servizio sanitario nazionale
”Malgrado la legge, la salute degli immigrati peggiora soprattutto per la scarsa conoscenza e attuazione delle norme e ogni ulteriore criminalizzazione della mancanza del permesso di soggiorno, della condizione di clandestinita’, allontana sia dalla prevenzione sia dalle cure quella parte di immigrati, e sono migliaia, che hanno piu’ bisogno di assistenza”.
E’ quanto ha dichiarato Aldo Morrone, responsabile del servizio di medicina preventiva delle migrazioni dell’ospedale San Gallicano di Roma, anticipando i temi della tavola rotonda sulla sanita’ con la quale domani entrera’ nel vivo il quarto meeting internazionale dell’integrazione. Il Testo Unico del ’98 prevede, infatti, l’assistenza sanitaria anche per i cittadini irregolari e clandestini, o in generale per gli stranieri non iscritti al Ssn, in termini di assistenza ambulatoriale, ospedaliera urgente, ma anche continuativa per malattia e infortunio. La legge, inoltre, assicurati i programmi di medicina preventiva e in particolare la tutela della gravidanza e della maternita’, la tutela dei minori (fino ai 18 anni d’eta’), le vaccinazioni e le misure di profilassi internazionale, nonche’ la profilassi, la diagnosi ma anche la cura delle malattie infettive e la bonifica dei focolai.
Le prestazioni sanitarie non devono comportare la denuncia alle autorita’ di pubblica sicurezza, tranne che nei casi di obbligatorieta’ validi anche per i cittadini italiani. Quest’ultimo aspetto consentirebbe di superare uno degli ostacoli piu’ evidenti per l’assistenza agli irregolari: possono infatti usufruire dell’assistenza senza paura di denunciare la propria condizione di irregolarita’.
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