Economia

Banca Etica aderisce all’accordo Abi-ministero

Obbiettivo: migliorare l'accesso al credito delle non profit

di Redazione

Banca Popolare Etica, il primo istituto di credito italiano dedito interamente alla finanza etica e al finanziamento di organizzazioni senza scopo di lucro e di imprese sociali, annuncia di essere tra le prime banche che hanno deliberato l’adesione all’accordo quadro tra l’Abi e il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali «per il miglioramento dell’accesso e della qualità del credito alle organizzazioni non profit». L’accordo, spiega l’Istituto, «riconosce il ruolo cruciale del terzo settore in Italia e l’affidabilità economica dimostrata da gran parte delle organizzazioni senza scopo di lucro e di utilità sociale e prevede l’impegno da parte delle banche per mettere a punto idonei strumenti finanziari capaci di facilitare l’accesso al credito necessario per l’ulteriore sviluppo del non profit italiano».

In particolare, sottolinea Banca Popolare Etica, «si prevedono facilitazioni nell’accesso al credito per le organizzazioni destinatarie del 5 per 1000 versato dagli italiani con la dichiarazione dei redditi. Le anticipazioni degli importi da parte delle banche permettono infatti di rendere i fondi ricevuti immediatamente disponibili per le organizzazioni beneficiarie anche quando i tempi di erogazione da parte dello stato si allungano».

Banca Popolare Etica sottolinea, inoltre, che agevolazioni sono previste anche per le organizzazioni che necessitano di ottenere fideiussioni bancarie al fine di ottenere le anticipazioni dei contributi pubblici previsti dalle leggi a favore degli enti di promozione sociale impegnati in sperimentazioni innovative, in processi di internazionalizzazione, informatizzazione e formazione.

«Banca Etica è nata 12 anni fa proprio dal Terzo Settore e per dare credito al non profit che – dice Mario Crosta, direttore di Banca Etica – all’epoca faceva molta fatica a trovare interlocutori presso le banche. Oggi la situazione è cambiata, il terzo settore è ormai riconosciuto come comparto cruciale ed efficiente della società ma anche dell’economia italiana».

«L’accordo è la dimostrazione di questo riconoscimento per cui noi ci siamo battuti sin dall’inizio della nostra attività. Siamo dunque molto felici – conclude Crosta – di essere tra le prime banche ad aderire all’iniziativa dell’Abi e del ministero del Lavoro».


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