Mondo
Ecco come aiutare
Si muovono i soccorsi italiani. Caritas, Save the Children, Cri e Oxfam fra i primi
di Redazione

Sono oltre 20mila le vittime del terremoto in Giappone, fra morti accertati e dispersi. Numeri ancora provvisori per la catastrofe che ha distrutto intere aree del paese nipponico e costretto il mondo intero a rivedere le proprie politiche energetiche.
Intanto, dall’Italia si muovono i primi aiuti. La rete Caritas, ad esempio, si è mobilitata per portare i primi soccorsi. Il presidente di Caritas Giappone, S.E. Mons. Isao Kikuchi, vescovo di Niigata, ha assicurato l’impegno di Caritas Giappone, il cui direttore, padre Daisuke Narui si sta attivando per far fronte ai bisogni più urgenti. Caritas Ambrosiana esprime il proprio dolore e solidarietà per le vittime del terremoto e in collaborazione con Caritas Italiana e il network di Caritas Internationalis intende sostenere il proprio impegno di solidarietà per questi primi interventi e aiuti d’emergenza di Caritas Giappone inviando una prima somma di 50 mila euro. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti: www.caritas.it.
Anche Save the Children, inoltre, si è detta «pronta ad intervenire per assicurare assistenza ai bambini colpiti dal devastante terremoto in Giappone». L’Organizzazione, spiega una nota di Svt, «sta mettendo in campo tutti gli sforzi necessari per intervenire a supporto delle migliaia di famiglie e bambini colpiti dal terremoto che ieri ha messo in ginocchio il Giappone con una scossa di mangnitudo 8.9».
«Il disastro che si e’ abbattuto sulla costa nord-orientale del Paese potrebbe comportare delle conseguenze psicologiche importanti per i bambini – dichiara Stephen McDonald di Save the Children Japan – E’ fondamentale fornire informazioni ai genitori su come sostenere e dare primo soccorso ai propri figli, aiutandoli ad individuare i segni più comuni di un forte stress psicologico». Difficoltà a dormire e a mangiare, ansia da separazione, rifiuto, aggressività e approccio conflittuale, sbalzi di umore repentini, comportamenti rischiosi, allontanamento dalla famiglia e dagli amici: sono solo alcuni dei sintomi che possono interessare i minori che hanno vissuto un’esperienza cosi’ drammatica. Riconoscere questi segnali e’ cruciale per intervenire in tempo e prestare ai minori tutto il supporto necessario.
La Croce rossa italiana (Cri) ha invece aperto una raccolta fondi in sostegno delle popolazioni colpite dal sisma e dallo tsunami in Giappone. I contributi raccolti dalla Cri saranno impiegati per supportare le attivita’ di assistenza della consorella giapponese a favore delle popolazioni, in stretta collaborazione con la Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa e con il Comitato internazionale della Croce rossa. Le modalita’ per donare sono: Donazione online sul sito www.cri.it.
Oxfam ha lanciato infine un appello per raccogliere fondi a favore di due organizzazioni partner di Oxfam Giappone. La prima organizzazione assiste madri e neonati, la seconda fornisce informazioni agli stranieri residenti in Giappone che non parlano giapponese. Per donare per l’Emergenza in Giappone: carta di credito su www.oxfamitalia.org (causale: Emergenza Giappone).
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