Formazione

Le allergie in scena a Milano

Oggi all'università degli Studi. Iniziativa della Fondazione Policlinico

di Redazione

 

La pièce teatrale Casi cinici in Scena messo in scena dal gruppo di Sagome Teatro ha per protagonista una bambina che già dai primi mesi di vita presenta episodi di bronchite asmatica. Lo spettacolo è stato pensato come momento informativo e  si terrà oggi alle ore 18.00 all’Aula Magna – Università degli Studi di Milano (in via Festa del Perdono 7).

Dopo la pièce gli esperti della Fondazione Policlinico (la Direttrice di Pediatria 1, Susanna Esposito,  assieme agli allergologi Elide Anna Pastorello, Valerio Pravettoni e Mario Previdi)  aiuteranno a meglio conoscere le insidie che si nascondono, ad esempio, nelle nostre case, come le polveri (ricche di funghi, batteri, peli d’animali, acari che possono avere un effetto fortemente allergizzante), alcune piante, ecc.

Nel periodo aprile-maggio 2009 sono stati visitati consecutivamente, all’interno del centro di Allergologia Ambientale della Fondazione Policlinico di Milano, 322 pazienti affetti da allergia a pollini. I pazienti esaminati avevano età media pari a 30,5 anni; 312 presentavano oculo-rinite, (maschi 139, femmine 163),133 erano affetti da asma allergico (maschi 61, femmine 72). Il 62,7% dei 322 pazienti studiati, risultava sensibilizzato solo, o anche, a pollini arborei di betulacee (betulle e ontani) e corilacee (noccioli e carpini) e riferivano sintomi respiratori correlabili a questi alberi sia per caratteristiche che per periodi di insorgenza.

E’ stata quindi indagata, nel periodo aprile-maggio 2010 in ambito clinico-laboratoristico una popolazione di 75 allergici ad alimenti vegetali (età media di 32,5 anni; 49 femmine, 26 maschi) pervenuti consecutivamente alla nostra attenzione.

Dallo studio è emerso che il 14,6% dei pazienti risultano sensibilizzati primariamente agli alimenti, mentre l’85% si sono sensibilizzati primariamente al polline e solo secondariamente agli alimenti. 46 pazienti, pari al 61% avevano riconosciuto negli alimenti quella stessa frazione allergenica (PR10) che, in precedenza, li aveva resi allergici al polline degli alberi (betulla, carpino, nocciolo, ontano). In conclusione l’analisi di due diverse popolazioni di pazienti: uno di pollinosici ed uno di allergici ad alimenti vegetali conferma un rischio percentualmente elevato di allergia alimentare nei pazienti prioritariamente sensibilizzati a pollini, in particolare a betulacee.

 


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