Economia

Cibo etnico per un italiano su tre

Secondo un’indagine Coldiretti/Swg il 29 per cento frequenta ristoranti stranieri

di Redazione

Quasi un italiano su tre consuma cibi etnici che hanno avuto una rapida diffusione in Italia nei supermercati, nei ristoranti e nei take away. Lo afferma la Coldiretti esprimendo anche apprezzamento per l’operazione dei carabinieri Nas di Roma che hanno riscontrato irregolarità igienico-sanitarie in circa il 40 per cento dei 1000 negozi, esercizi di ristorazione e gastronomie ispezionate.

Secondo l’indagine Coldiretti/Swg il 29 per cento degli italiani frequenta spesso o qualche volta ristoranti stranieri, un altro 30 per cento solo raramente mentre una maggioranza del 41 per cento non vi ha mai messo piede. La diffidenza, secondo la Coldiretti,  sembra riguardare soprattutto la qualità e la sicurezza degli alimenti che porta a preferire in molti casi il consumo di cibi più tradizionali.

Il cibo etnico che ha avuto negli ultimi tempi la maggiore diffusione come alternativa al fast food tradizionale è il kebab con punti vendita che si sono rapidamente diffusi spesso integrati alle pizzerie mentre i ristoranti cinesi rappresentano una presenza storica ormai consolidata nelle città. La Cina anche nel 2010 ha conquistato anche il primato nel numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari perché contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge, da parte dell’Unione Europea, secondo una elaborazione della Coldiretti sulla base della Relazione sul sistema di allerta per gli alimenti. Su un totale di 3.291 allarmi per irregolarità segnalate in Europa ben 418 (13 per cento) hanno riguardato la Cina per pericoli derivanti dalle contaminazioni dovute sopratutto a  materiali a contatto con gli alimenti.


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