Sostenibilità

Altroconusmo: treni sempre in ritardo

Nonostante i tagli di Trenitalia la situazione non migliora

di Redazione

Trenitalia ha tagliato più di 150 treni su 600 della lunga percorrenza. Ma la puntualità non ne ha guadagnato. Il 57% dei convogli che attraversano il Paese è arrivato in ritardo. Dall’inchiesta di Altroconsumo che ha monitorato 510 treni, dalle ore 7,00 alle ore 20,00 in periodi a ridosso delle festività a dicembre e gennaio scorsi, l’Italia emerge spaccata a metà, con ritardi medi di 13 minuti.

Le corse che partono da Nord  verso Sud si fanno attendere più spesso (nel 65% dei casi). I treni che da Sud verso Nord ritardano sono il 48%. Ma gli utenti e la puntualità hanno di frequente la peggio ovunque sia la partenza. Il record del ritardo più elevato va a Milano Centrale, oltre le due ore per un  convoglio. Ci sono le tratte a maggior rischio, come l’IC Milano-Bari (52 minuti di ritardo medio), il Frecciabianca sulla stessa tratta (46 minuti di ritardo in media) e l’Espresso Torino-Palermo (con 39 minuti di ritardo medio).

Nella classifica dei ritardi cronici Palermo conquista il primo posto, col l’en plein dei treni non in orario: il 100%. Seguono Roma Termini, Bari Centrale, Reggio Calabria. Dettagli dell’indagine e un focus sui disagi nei treni per pendolari sul sito di Altroconsumo. Con la campagna Siamo uomini o pendolari? Altroconsumo raccoglie video-denuncia su disservizi su www.ultimotreno.com.

L’associazione mette a disposizione dei viaggiatori che hanno subito disservizi gravi sulle tratte Piacenza-Milano e Bergamo-Carnate-Milano i propri legali per richiedere il risarcimento danni. Compilando il form sul sito sarà possibile accedere alla consulenza gratuita dell’associazione e i casi più eclatanti di evidente e ripetuta lesione dei diritti di utente del servizio ferroviario si tradurranno in causa di fronte al Giudice di Pace.

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