Politica

Serve accordo quadro per rafforzare accordi università-imprese

La proposta dell'eurodeputata Silvia Costa. Nel 2010 solo 1600 studenti italiani hanno partecipato al programma Ue

di Redazione

“Per garantire un effettivo successo del programma Erasmus Placement presso le imprese europee per gli studenti universitari italiani, propongo un accordo quadro tra Stato, Regioni, Università, Unioncamere in collaborazione con l’Agenzia Nazionale LLP (Lifelong Learning  Programme)  Italia, per moltiplicare i partenariati e i consorzi in tutta Italia fra Università e imprese che oggi sono soltanto 8”.

Lo ha proposto l’europarlamentare del Pd Silvia Costa stamattina durante i lavori delle Giornate Erasmus 2011 organizzate con dall’Agenzia Nazionale LLP (Lifelong Learning  Programme) Italia.

“Và lanciata in Europa e in particolare in Italia una nuova strategia della mobilità europea dei giovani per acquisire competenze e migliore occupazione” ha aggiunto Costa.

Il recente lancio del programma Erasmus Placement che prevede borse di lavoro-studio presso imprese europee, nella nuova cornice della Strategia Youth on the Move (Gioventù in movimento) lanciata dalla Commissione Europea nel 2010, vede una partecipazione ancora troppo bassa soprattutto dei giovani del nostro Paese. “Nell’ultimo anno solo 1.600 studenti italiani hanno partecipato a questo progetto mentre in tutta Europa sono stati 18.000”.

 “Ormai la questione della mobilità e dell’accesso al diritto universitario è in un evidente paradosso” ha concluso Silvia Costa. “a un lato è diventato uno degli elementi costitutivi della cittadinanza europea con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, e dall’altro, con i tagli praticati dal Governo Italiano e da alcune regioni, di fatto dimezzando le borse di studio ordinarie (nel Lazio ad esempio si passerà da circa 20.000 borse a poco più di 10.000), non si utilizzano adeguatamente le risorse integrative anche del fondo sociale per garantire condizioni di pari opportunità tra studenti italiani e di altri Stati membri nell’accesso ai programmi comunitari”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA