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La social card allargata ai senza dimora

Pezzana (Fio.Psd): «È un segnale importante»

di Redazione

La social card non è lo strumento ideale per la lotta alla povertà nè alla povertà estrema, tuttavia salutiamo con estrema soddisfazione la scelta del Governo di includere esplicitamente, sebbene a titolo sperimentale, le persone senza dimora ed i servizi loro dedicati tra i beneficiari dello strumento”. Con queste parole Paolo Pezzana, il presidente della Fio.PSD, Federazione  Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, commenta una norma del Decreto “milleproproghe” che prevede la sperimentazione locale della carta acquisti (social card) in favore di enti caritativi per le “persone in condizione di maggior bisogno”.

 

Il decreto, all’art.2 – quater, prevede di utilizzare la somma di 50 milioni di euro, per una durata di dodici mesi, nei comuni con più di 250.000 abitanti, che decoreranno dalla data di consegna delle social card agli Enti caritativi selezionati. Il fondo è stornato dai 487 milioni stanziati per la social card.

 

La decisione del governo di occuparsi delle persone in condizione di maggior bisogno “è un’importante presa d’atto del fatto che le persone senza dimora sono ancora escluse dal welfare   sottolinea Pezzana – e vanno recuperate con interventi strutturali specifici che non abbiano solo veste emergenziale. E’ un passo verso quel pieno riconoscimento del loro status di cittadinanza che porta alla ribalta le loro necessità e bisogni e per il quale da anni ci battiamo.

 

Fin dal 2008, Fio.PSD è impegnata a facilitare l’accesso delle persone senza dimora sui fronti della social card, del bonus energia e delle altre misure di protezione sociale ed ha sempre incontrato molte difficoltà nel fare in modo che i più poveri tra i poveri beneficiassero delle misure teoricamente antipovertà. Attendiamo quindi  – spiega ancora il presidente della Fio.PSD – i decreti del Ministero del Lavoro e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che illustreranno modalità e caratteristiche per la realizzazione di tali interventi, ma ci mettiamo a disposizione, con il nostro know how e la nostra esperienza per far si che vengano fatte le scelte più efficaci”.

 

FioPSD nel frattempo ribadisce “che la proposta avanzata dalle ACLI e curata da Cristiano Gori  su questo tema, che verrà lanciata il prossimo 22 febbraio a Roma nel convegno “La povertà oltre la crisi”, è quanto al momento appare come la soluzione più valida da perseguire. La presente proposta del Governo non appare incompatibile con quanto tale proposta contiene e quindi – conclude Pezzana – speriamo siano questi gli albori di una volontà politica finalmente favorevole ai più’ emarginati e ad un serio tentativo di includerli strutturalmente nella nostra società”.

 

 


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