Cultura

Le comunità: “Jervolino, dimettiti”

Uneba e Federazione Sam citano il comune in giudizio. E chiedono le dimissioni del sindaco e dell'assessore

di Redazione

Uneba Napoli e Federazione Sam si preparano a portare il Comune di Napoli in tribunale. Riprendono lo stato di agitazione nelle strutture.

Chiedono le dimissioni dell’assessore al sociale Giulio Riccio, del sindaco Rosa Russo Iervolino e di tutta la giunta comunale “per incapacità e negligenza”.

Si fa ancora più dura la protesta contro gli enormi mancati pagamenti del Comune di Napoli agli istituti che ogni giorno assistono minori e anziani, in particolare delle fasce sociali più a rischio. Un problema che si trascina da anni, e che si fa sempre più grave.

A farsi portavoce della protesta di decine di centri socioeducativi, strutture per anziani e case famiglia sono le due federazioni di categoria: Uneba Napoli, presieduta da Lucio Pirillo, e Sam, presieduta da Giovanni Tagliaferri.

Al danno dei mancati pagamenti delle rette di mantenimento delle persone di cui quotidianamente ci si prende cura, e che hanno portato istituzioni non profit sull’orlo di una dolorosissima chiusura a tutto danno di minori e anziani, Uneba Napoli e Sam devono aggiungere la beffa. Quella di mille promesse di intervento formulate da Riccio e Jervolino. Promesse mai mantenute.

Le ultime sono degli incontri del 28 gennaio e dell’1 febbraio: il sindaco aveva promesso il pagamento entro 15 giorni di almeno 2 dei 24 mesi di arretrato, e il rapido completamento della cessione alle banche del credito.

Uneba Napoli e Sam avevano, per una volta ancora, concesso tempo e fiducia all’amministrazione, arrivando a revocare lo stato di agitazione. Sono stati nuovamente delusi.

“Dobbiamo constatare – attaccano Pirillo e Tagliaferri – la totale incapacità delle istituzioni napoletane a risolvere la grave situazione delle strutture residenziali e semi residenziali per minori ed anziani. Non possiamo più andare avanti né consentirci proroghe dopo gli oltre 24 mesi di mancato pagamento per i servizi resi. La situazione è gravissima e irreversibile”.

E inascoltato dalla giunta Jervolino, sottolinea Pirillo, sembra essere anche l’appello dei vescovi della Campania che hanno denunciato i ritardi nei pagamenti da parte delle istituzioni, rivolgendo loro un appello all’azione dato che “sta assumendo proporzioni intollerabili la situazione del settore socio-assistenziale”.

Ecco allora le tre forme estreme di protesta congiunta di Uneba Napoli e Federazione Sam a nome di tutti gli enti associati: ripresa dello stato di agitazione con assemblee in tutte le strutture e i servizi di accoglienza residenziali e semiresidenziali; azioni legali contro il Comune di Napoli a tutela dei minori, dei lavoratori e degli enti gestori; richiesta di dimissioni del sindaco Rosa Russo Jervolino  e della giunta.

 

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