Welfare

Si cercano due barconi dispersi

Erano state avvistate ieri dopo le 18

di Redazione

Prima notte senza sbarchi di immigrati clandestini sull’isola di Lampedusa dopo l’ondata di oltre quattromila extracomunitari, soprattutto tunisini, arrivati negli ultimi quattro giorni.

Proseguono senza sosta le ricerche delle due imbarcazioni che erano state individuate ieri, poco prima delle 18 rispettivamente a 87 miglia e a 37 miglia dall’isola di Lampedusa. Da questa mattina è in volo un aereo della Guardia costiera che sta pattugliando la zona dove erano state segnalate le due imbarcazioni, ma fino a questo momento si sono perse le tracce. Dalla Capitaneria di porto di Palermo non escludono però che le imbarcazioni possano essere tornate sulle coste tunisine.

Secondo un sito internet in lingua araba un barcone carico di immigrati clandestini in partenza dalle coste tunisine, poco dopo la partenza sarebbe stato speronato da una motovedetta tunisina al largo di Gabes causando 29 morti. Dei clandestini a bordo, sempre secondo il sito arabo, sono state tratte in salvo 86 persone. Ma dalla Capitaneria di porto di Palermo non confermano la notizia del presunto naufragio.

E se a Lampedusa si è registrata la prima notte senza sbarchi, lo stesso non si può dire di Pantelleria, dove la Guardia di Finanza ha rintracciato, poco dopo le sei di questa mattina, undici extracomunitari sull’isola già sbarcati un’ora prima. Gli undici clandestini verranno trasferiti entro oggi a Trapani.

“Respingiamo qualsiasi ipotesi di presenza di forze di polizia straniere lungo le nostre coste e sul nostro territorio per fermare la partenza dei clandestini”, ha affermato dal canto suo il portavoce del governo tunisino, al-Tayyeb al-Bakkush, in un’intervista alla tv araba ‘al-Jazeera‘ sull’ipotesi avanzata dall’Italia di dispiegare forze di polizia nel paese per contenere il flusso di immigrazione clandestina verso l’Europa. “Il nostro popolo respinge qualsiasi ipotesi di presenza militare straniera sul nostro territorio – ha affermato – diremo ufficialmente di no a qualsiasi richiesta formale che il governo italiano dovesse avanzare relativa al dispiegamento delle sue truppe lungo le coste per fermare i clandestini”.

Intanto questa è stata la prima notte al Centro d’accoglienza di Lampedusa per gli oltre duemila immigrati clandestini ospiti da ieri nella struttura riaperta su disposizione del Commissario straordinario per l’emergenza immigrati Giuseppe Caruso, che oggi potrebbe arrivare a Lampedusa per un vertice con le forze dell’ordine. Da questa sera saranno serviti pasti caldi.

Fatta eccezione per un centinaio di immigrati clandestini fermi nell’area marina protetta, al centro di Lampedusa, tutti gli altri immigrati arrivati nei giorni scorsi sull’isola sono al centro d’accoglienza. Nei giorni scorsi, quando il centro era ancora chiuso, i clandestini dormivano sul molo o in una struttura della parrocchia o in altri luoghi non adeguati. “La situazione è di estrema tranquillità – spiega ancora Galipò – rispetto all’alto numero di clandestini presenti e l’esiguo numero di forze dell’ordine non si sono registrate difficolta’”. Soltanto un gruppo di 35 persone, tutti nuclei familiari, è ospite in un albergo cittadino. Tutti gli altri sono al centro di accoglienza.

Sull’isola sono inoltre arrivati i primi cinquanta carabinieri inviati dal Viminale per fare fronte all’emergenza. E per oggi è previsto l’arrivo di altri cinquanta poliziotti.

 

 

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