Formazione

Emergenze: appello della Croce Rossa per la Georgia

La repubblica ex sovietica è in ginocchio per conflitti, malattie e lo sfascio del sistema dei servizi. Un appello

di Gabriella Meroni

Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) lancia l’allarme Georgia. L’ex repubblica sovietica e’ infatti dilaniata da conflitti interni e da una persistente crisi economica, mentre le malattie infettive sono in crescita. L’organizzazione umanitaria fa dunque un appello: per salvare migliaia di persone e’ necessario incrementare gli aiuti al Paese. Nelle scorse settimane, il Comitato ha pubblicato un Rapporto speciale dedicato alle attivita’ della Croce Rossa in Georgia. La situazione e’ allarmante. Dopo l’indipendenza, tre conflitti interni hanno infatti devastato il Paese, proprio mentre esso lottava per affermarsi come Stato sovrano. Oggi la Georgia e’ totalmente distrutta. Nelle regioni piu’ interne, gli aiuti provengono da sole quattro organizzazioni umanitarie. Migliaia di persone, ad oggi, dipendono interamente dalla Croce Rossa per l’approvvigionamento di cibo e beni di prima necessita’. Se tali aiuti dovessero mancare, oltre un terzo dei 22.000 georgiani aiutati dal Cicr – soprattutto malati e anziani – sarebbero condannati a morire di fame. Gravissima e’ anche la situazione per quanto riguarda la sanita’ pubblica, con la costante minaccia di epidemie in tutto il Paese. I sistemi di approvvigionamento d’acqua e di reflusso delle acque di uso domestico non funzionano praticamente piu’, soprattutto nelle regioni urbane. E particlarmente tragica e’ la condizione delle migliaia di invalidi, dopo i conflitti interni degli ultimi anni: solo due centri specializzati nel rifornimento di materiale ortopedico, anch’essi finanziati e sostenuti dal Cicr dal 1994, funzionano attualmente in Georgia. La tubercolosi e’ un altro dei grandi problemi del Paese. Il Cicr si pone l’obiettivo di far diminuire l’incidenza della mallattia e per questo ha avviato uno speciale e vasto programma di prevenzione nelle prigioni, in stretta cooperazione con le autorita’. Dal suo avvio, nel 1998, il programma ha permesso di curare oltre 1.300 detenuti affetti da tubercolosi. Il tasso di guarigione tra i detenuti che hanno portato a termine il trattamento terapeutico in prigione e’ del 70-75%. Lo scorso anno, il Comitato ha lanciato un appello con l’obiettivo di raccogliere la cifra di almeno 26 milioni di franchi svizzeri per sostenere le proprie attiviat’ di soccorso alla popolazione in Georgia per il 2001. Al 30 aprile 2001, pero’, erano stati raccolti poco piu’ di due milioni di franchi. Il Cicr, considerata la gravita’ della situazione, lancia quindi un ulteriore appello affinche’ i donatori versino al piu’ presto i fondi necessari per la realizzazione delle attivita’ d’emergenza descritte nel Rapporto. Quest’ultimo e’ consultabile in inglese al sito www.icrc.org/eng/news


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