Economia

Produzione agricola 2010 meno 2%

Cresce l'allevamento, ma diminuisce la produzione delle colture vegetali. Sono cresciti i prezzi di produzione

di Redazione

La produzione agricola subisce una contrazione del 2% nel 2010 imputabile alla forte riduzione delle colture vegetali (- 5%) e ad una crescita di tutte le attività di allevamento (+ 2,3%). È quanto stima Coldiretti in occasione delle rilevazioni sulla produzione industriale elaborate dall’Istat, sulla base di una analisi su dati Ismea. I cali produttivi – sottolinea la Coldiretti – riguardano tutti le coltivazioni tranne l’olio di oliva ed in particolare l’ortofrutta (mele, pere, pesche, agrumi e kiwi, patate e pomodoro da industria), ma anche i cereali invernali, il mais e il riso. A differenza – continua la Coldiretti – sono in lieve ripresa le consegne di latte e in aumento le macellazioni di carni bovine, bufaline e suine, e avicole.
 
Il calo della produzione è stato accompagnato – sostiene la Coldiretti – da segnali di ripresa sul versante dei prezzi che in media hanno fatto registrare un aumento del 3,7% nel 2010 per effetto soprattutto del recupero negli ultimi mesi dell’anno. Cereali e lattiero caseari sono i settori che hanno mostrato un sensibile recupero dopo i crolli degli anni scorsi con un aumento rispettivamente del 10,2 per cento e del 10 per cento, secondo le analisi Coldiretti su dati Ismea.
 
Ad aumentare nel corso del 2010 sono stati però anche i costi di produzione con una crescita dello 0,5 per cento. Mangimi ed energia sono le voci che hanno fatto segnare le maggiori tensioni nell’anno appena concluso. Per i composti destinati all’alimentazione animale l’aumento medio – conclude la Coldiretti – è stato del 5,4% rispetto al 2009, mentre i prodotti energetici hanno avuto un rincaro del 2,7%, con un punte del +4,7% per i carburanti.


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