Famiglia

Su Facebook l’82% dei ragazzi tra i 15 e i 16 anni

Ragazzi liberi in rete e pochi controlli dai genitori secondo un’indagine Moige - Trend Micro

di Redazione

Ragazzi italiani liberi di navigare su internet, a partire da Facebook, usato da oltre l’82% tra i 15 e 16 anni. E genitori impreparati e disorientati ad affrontare i possibili rischi con le giuste precauzioni, ovvero software specifici e funzioni di “parental control”. Adulti che si dicono preoccupati per i contatti indesiderati ma che usano come principale forma di prevenzione e difesa il dialogo: 6 genitori su 10 si limitano a parlarne genericamente. È quanto emerge, in sintesi, da un’indagine commissionata dal Moige (Movimento italiano genitori) e Trend Micro, azienda leader nella sicurezza informatica, in occasione del Safer Internet Day 2011, la giornata europea dedicata alla sicurezza in Rete, che si celebra domani.

Dall’indagine, condotta con focus group di genitori – si legge in una nota – emerge dunque la necessità di una strategia di “Family Control” e attività di formazione parallele per genitori e figli all’interno della scuola. Dalle interviste emerge in generale uno scenario in cui il Web è ormai un ambiente fondamentale di riferimento per genitori e figli, che stimola e incuriosisce e del quale ormai “non si può fare a meno” e dove “c’è tutto il mondo”.

Nelle famiglie sono spesso disponibili diversi strumenti per navigare come Pc, smart phone, consolle-videogiochi, utilizzati con una crescente autonomia dai minori, specie dai 10 anni in su. L’uso di internet va molto oltre il gioco e la ricerca didattica, ed è diventato il prerequisito dell’entrata nel mondo dei Social Network, parte ormai della “vita contemporanea”. Il genitore non ostacola e spesso favorisce un approccio precoce anche con l’intento di favorire l’adattamento e integrazione dei figli alle nuove modalità di comunicazione e relazione sociale. I Social Network, infatti, sono molto apprezzati dai ragazzi italiani: l’82,9% nella fascia tra 15 e 16 anni, e il 74,3% in quella 11-14. Anche un 20% dei più piccoli non è indifferente. Facebook, come prevedibile, la fa da padrone: quasi 9 ragazzi su 10 lo preferiscono.


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