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Due milioni in piazza
La manifestazione anti Mubarak. L'Onu: «Forse sono 300 i morti della rivolta»
di Redazione

Sono già mezzo milione i manifestanti giunti finora in piazza Tahrir al Cairo per protestare contro il regime. Lo riferisce la tv araba ‘al-Jazeera’. Una manifestazione contro il governo si terrà anche ad Alessandria, nel nord del paese. L’obiettivo dell’opposizione, guidata dal suo leader Mohammed ElBaradei, + portare in piazza nella capitale e nelle altre città del paese un milione di persone per chiedere le dimissioni di Mubarak
Una moschea che si trova in piazza Tahrir è stata trasformata in un ospedale di fortuna. Secondo quanto riferisce un medico egiziano del Cairo alla tv ‘al-Arabiya’, si teme che ci possano essere molti feriti nel caso in cui dovessero verificarsi scontri tra manifestanti ed esercito. Gli organizzatori della manifestazione di oggi hanno deciso di prendere questa iniziativa vista l’impossibilita’ di portare i feriti in ospedale.
In Egitto è stato proclamato per oggi uno sciopero generale. L’esercito egiziano ieri sera ha annunciato che non reprimerà le proteste, considerando “legittime” le rivendicazioni della popolazione. I militanti e i dirigenti del Partito nazionale democratico, al governo in Egitto, di Ismailiya stanno preparando una contro-manifestazione in citta’ in favore del presidente Hosni Mubarak. Secondo quanto riferisce l’inviato della tv satellitare ‘al-Arabiya’, nella notte alcuni di questi militanti avrebbero attaccato la tendopoli creata dai militanti delle opposizioni nel centro della citta’ egiziana in attesa della grande manifestazione contro il regime indetta nei principali centri del paese.
Le autorità egiziane hanno intanto chiuso l’autostrada che collega la citta’ di Suez con il Cairo. Secondo la tv satellitare ‘al-Arabiya’, questo provvedimento è stato assunto per impedire ai maniefestanti delle altre regioni dell’Egitto di raggiungere il Cairo dove oggi e’ attesa una manifestazione di almeno un milione di persone. Per lo stesso motivo sono fermi i treni in tutto il paese ed e’ chiusa la metropolitana della capitale. Ieri il presidente egiziano Hosni Mubarak ha delegato al governo l’avvio del dialogo politico con le forze di opposizione in Egitto.
Intanto si teme l’effetto domino. Lo Yemen è già in fermento. Ma altri, come Algeria e Libia, potrebbero seguire l’esempio di Egitto e Tunisia? Vota il sondaggio qui a fianco.
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