Globalizzazione, la discussione continua a Frascati

“Dopo l?abbuffata su G8 e globalizzazione il rischio è che l?attenzione ai problemi di vitale importanza della società globale si spenga insieme ai riflettori dei media. Noi invece riteniamo che all?emozione e alla protesta debba seguire il desiderio “politico” di contribuire al cambiamento”. Fabrizio Molina, presidente di Nessun luogo è lontano è uno degli organizzatori di ?Globalizzatori e globalizzati?, il 4°Meeting internazionale sull?Integrazione che si svolgerà dal 28 luglio al 4 agosto a Frascati. “Oggi può sembrare assurdo ma quando, mesi fa, abbiamo scelto il titolo del convegno erano ancora in pochi a parlare di globalizzazione”, sottolinea Fabrizio Molina. “Oggi è un vocabolo super sfruttato ma tutto rischia di essere ridotto a spettacolo. Uno spettacolo macabro visto che in gioco ci sono problemi enormi, che hanno bisogno di un impegno reale, che vada oltre al semplice antagonismo”. Durerà otto giorni il meeting sulla globalizzazione organizzato a riflettori spenti dall’associazione impegnata dal ?98 sul fronte dell’immigrazione- insieme alla Caritas di Roma e ai missionari Scalabriniani. Ottanta esperti, politici e operatori sociali aiuteranno a riflettere sul tema della globalizzazione, sull’immigrazione e sul ruolo del terzo settore. Spettacoli di musica etnica, cene multietniche, cineforum e stand con artigianato del sud del mondo permetteranno ai partecipanti al convegno (lo scorso anno sono stati più di 10mila) di accostare altre culture. Una mostra sarà dedicata ai ?grandi disobbedienti? del nostro secolo, figure come don Milani, Nelson Mandela, Martin Luther King. “Siamo convinti che la disobbedienza civile, creativa e non violenta sia l’atteggiamento più efficace contro la globalizzazione senza regole”, afferma il presidente di Nessun luogo è lontano. “Anche il volontariato rischia di diventare solo un pronto soccorso sociale se viene meno la volontà di costruire un mondo diverso”. Il Meeting internazionale sull’integrazione è un’iniziativa partita quattro anni fa dopo la beatificazione di monsignor Scalabrini, il fondatore della congregazione nata con lo scopo di assistere gli emigrati italiani all’estero. In questi ultimi anni l’attenzione si è rivolta all’immigrazione in generale.