Welfare

Aiutati che il counselor ti aiuta

Nuove professioni. I comunicatori buoni.

di Redazione

Aiutare gli altri ?ad aiutarsi?: l?arte ?umana? della vicinanza e della capacità di supporto nel risolvere situazioni di disagio e di difficoltà di relazione o comunicazione, può diventare una vera e propria professione o una competenza professionale certificata all?interno della propria attività lavorativa o di volontariato. Si tratta del ?counseling?, una professione fortemente diffusa nei paesi anglosassoni – Stati Uniti e Gran Bretagna – e adottata in un crescente numero di paesi europei, negli ultimi anni in via di affermazione anche in Italia. Figura di mediatore e di facilitatore, il ?counselor? (colui che svolge attività di counseling) sviluppa capacità di gestione di situazioni conflittuali e di crisi, grazie a interventi adeguati di comunicazione. Tramite il suo specifico ruolo, aiuta il cliente a una corretta definizione del suo problema e, attraverso lo stimolo al cambiamento di prospettiva rispetto a ?quel? problema, favorisce la ricerca di possibili soluzioni. L?obiettivo finale è quello di offrire agli utenti l?opportunità di individuare essi stessi i percorsi migliori per condurre una vita più soddisfacente sia come individui che come membri di una società più ampia. Un intervento di tipo formativo, esplicativo e di sostegno, non terapeutico, mirato a migliorare l?autostima, a creare relazioni costruttive e a ?liberare? potenzialità positive. Primo: impara ad ascoltare Tra le varie capacità che il counselor apprende ci sono la capacità di ascolto, l?utilizzo di tecniche di raccolta delle informazioni, il perfezionamento dello stile comunicativo personale, tecniche di mediazione, abilità di conduzione del colloquio con individui, coppie, famiglie, gruppi. «Nella propria vita quotidiana molti stanno forse già svolgendo un ruolo simile a quello del counselor», osserva Marcella Danon, psicologa e trainer counselor, nel suo libro Counseling, una nuova professione di aiuto. «Altri potranno sentire che è questa la professione che stavano cercando, anche semplicemente come specializzazione o integrazione di ruoli, altri potranno invece accorgersi che è proprio il tipo di figura professionale che hanno bisogno di consultare in questo momento». Nato negli anni Cinquanta con battesimo d?oltreoceano negli Stati Uniti, e negli anni Sessanta in Gran Bretagna, il counseling si afferma subito nei paesi anglosassoni come strumento utile sia di orientamento che di supporto soprattutto nei servizi sociali e di volontariato, per poi allargarsi a macchia d?olio in moltissimi altri settori sociali e lavorativi. Secondo l?Aca (American Counseling Association) il counseling negli Usa è attualmente praticato in 44 Stati, aderenti all?Associazione, da 80mila counselors che hanno conseguito un attestato di licenza o una certificazione professionale. Proprio per la sua natura, il counseling si rivolge a chiunque nel proprio lavoro sia chiamato ad avere competenze di ?buona comunicazione?: medici, assistenti sociali, educatori, insegnanti, pedagogisti, infermieri, animatori, volontari, formatori del personale, fisioterapisti, sacerdoti e molti altri. Non più assistito ma cliente E in Italia? Giunto negli anni Ottanta, il termine counseling inizia a diffondersi negli anni Novanta, ma è in questi ultimi anni che si impone maggiormente all?attenzione del pubblico, anche con la nascita di nuove scuole di formazione. Già acquisita nel maggio 2000 dal Cnel (Consiglio nazionale dell?economia e del lavoro) tra le professioni non regolamentate, il counseling è da tempo allo studio della Commissione parlamentare per le nuove professioni e dovrebbe assumere una sua regolamentazione definitiva in tempi brevi, secondo quanto caldeggiato anche dagli accordi di Maastricht. La Sico, Società Italiana di Counseling (www.psico.it/sico) fondata nel 1993, ha creato il primo Albo professionale italiano dei counselor, e da anni è impegnata con altre associazioni quali la Sicis, Società italiana di counselling a indirizzo sistemico (ex Sicim, attiva dal 1992), nello studio e nella diffusione del counseling in Italia. La Sico conta attualmente circa 400 aderenti, tra soci e iscritti all?Albo dei counselor. In Italia già quattrocento Non mancano poi le associazioni e le scuole che si occupano di questo tema. A livello internazionale il counseling viene insegnato da scuole di diverso indirizzo, da quello esistenziale, a quello umanistico, gestaltico, sistemico, di psicosintesi, di analisi transazionale, di ecopsicologia, integrato, di gruppo e altri. L?indirizzo di counseling sistemico, in particolare, è tutelato in Italia dalla Sicis per quanto riguarda la qualità dei formatori e delle scuole che lo praticano, consultabili al sito www.counselling.it. Sono una trentina le scuole di formazione al counseling accreditate e in via di accreditamento presso la Sico, segnalate sul sito www.psico.it/sico, che fornisce informazioni riguardanti la professione del counseling a livello nazionale. Al sito www.counsellingcharity.freeserve.co.uksono inoltre consultabili i link alle maggiori organizzazioni di counseling nel mondo, fra cui i siti delle due più grandi associazioni internazionali di counseling: la British association for counselling (www.bac.co.uk) e l?American counseling association (www.counseling.org).


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