Non profit
Cariplo non ridurrà gli investimenti
Nel 2011 saranno 190 i milioni a diposizione del territorio contro i 188 milioni del 2010
di Redazione

La Fondazione Cariplo «non ridurrà» le risorse messe a disposizione del territorio, con una disponibilità totale di circa 190 mln per il 2011, sostanzialmente stabile rispetto ai 188 mln di euro del 2010. Per farlo dovrà attingere dal fondo per la stabilizzazione delle erogazioni per circa 50 mln di euro, meno dei previsti 80 mln, a differenza del 2009, quando il rimbalzo dei mercati dai livelli ultradepressi di marzo, apice della crisi scatenatasi in tutta la sua potenza dopo il fallimento di Lehman (15 settembre 2008), aveva prodotto rendimenti tali da consentire di non intaccare il fondo, malgrado il dividendo distribuito per l’esercizio da Intesa Sanpaolo, una delle principali partecipate, fosse stato di entità ridotta (8 centesimi di euro per le ordinarie, 9,1 cent per le risparmio).
A spiegarlo oggi a Milano è stato il presidente dell’ente milanese, Giuseppe Guzzetti, presentando i primi 22 bandi del 2011, per cui sono stanziati 95 mln di euro. Altri bandi seguiranno nei prossimi mesi. «Speriamo che il 2011 sia migliore. C’è stato un anno (il 2008, ndr) – ha detto riferendosi ad Intesa Sanpaolo – per cui non sono stati distribuiti dividendi. Poi un anno (il 2009, ndr) per cui sono stati dati ma molto ridotti. Quest’anno si prevede che si avrà un dividendo simile all’anno scorso. Non c’è ancora il dato a consuntivo e sono decisioni che spettano agli organi della banca».
Comunque, ha detto Guzzetti, la Fondazione non ridurrà le erogazioni per il 2011: «Noi – ha spiegato – abbiamo preso questa decisione perchè riteniamo che, in un momento di crisi, specie dello stato sociale, difficoltà nel dare risposte a bisogni sociali prioritari, come i disabili, gli anziani, i giovani, i disabili, l’inserimento dei ragazzi extracomunitari nella scuole, assistere coloro che vengono dismessi dalle carceri, l’housing sociale, un programma di inserimento dei malati psichiatrici. La Ccb (Commisione Centrale di Beneficienza, ndr) ha deciso di cercare di non aggiungere difficoltà a difficoltà».
Ciò, ha continuato Guzzetti, «si è reso possibile perchè negli anni in cui le cose andavano benissimo e avevamo rendimenti molto importanti, abbiamo potuto finanziare tutti i nostri bandi e programmi, ma anche mettere da parte un pò di soldi dando consistenza al fondo per stabilizzare le erogazioni, che oggi possiamo utilizzare. Lo abbiamo utilizzato nel 2008, quando non ci hanno i dividendi, quando abbiamo prelevato 113 mln di euro. Nel 2009 ci è andata bene e non abbiamo prelevato».
«Nel 2010 – ha proseguito Guzzetti – stanno ancora definendo i dati, saremo attorno ai 50 mln, un dato più positivo rispetto alla previsione di 80 mln di prelievo. Noi pensiamo che, in ogni caso, questa modalità di erogazione della Fondazione Cariplo consente di avere una previsione per alcuni anni, per diversi anni, di mantenere le erogazioni, perchè i mercati si stabilizzano e i rendimenti, anche se non credo che torneremo ai rendimenti ante 2007, certamente si attesteranno su un livello più accettabile e quindi per diversi anni la nostra Fondazione potrà non ridurre le proprie erogazioni, perchè di pari passo aumentano i bisogni sociali e l’impegno pubblico».
«Lascio a voi il giudizio – ha continuato il presidente della Fondazione cariplo – cito per tutti un settore come quello della cultura, dove sapete che cosa capita. E proprio sulla cultura teniamo la linea: tutti tagliano, ma noi non tagliamo, perchè sennò alle difficoltà già esistenti ne aggiungeremmo altre». Nel 2005, la Fondazione aveva erogato oltre 156 milioni euro, nel 2006 oltre 164 milioni di euro, nel 2007, 179 oltre milioni di euro, 211 milioni di euro nel 2008 (anno particolare in cui si manifestò la crisi e per il quale la Fondazione profuse uno sforzo maggiore), oltre 179 milioni di euro nel 2009, circa 188 milioni di euro nel 2010.
Considerando, inoltre, la quota che ogni anno, per legge, la Fondazione destina ai Centri Servizi di Volontariato, la media del volume filantropico complessivo degli ultimi anni si è attestato dunque attorno ai 200 mln, con circa mille progetti sostenuti ogni anno. I primi 22 nuovi bandi del 2011, per complessivi 95 mln di risorse, sono già on line, per sostenere progetti di enti nonprofit che operano nei quattro settori di intervento: Ambiente, Arte e Cultura, Ricerca Scientifica, Servizi alla Persona.
Nei prossimi giorni prenderà il via il tour su tutto il territorio di riferimento della Fondazione, con tappe su ogni provincia, per incontrare le organizzazioni del Terzo Settore e le istituzioni locali e presentare le modalità per le richieste di contributo (lo scorso anno sono stati circa 3000 gli enti che hanno preso parte agli incontri nelle province della Lombardia e di Novara e Verbania). Il programma, i testi integrali dei bandi e i dettagli organizzativi sono sul sito www.fondazionecariplo.it. Per l’attività istituzionale, la Fondazione utilizzerà anche altre modalità erogative oltre ai bandi: dai contributi istituzionali, ai patrocini, fino alla filantropia di comunità svolta attraverso le 15 Fondazioni di Comunità, fatte nascere da Fondazione Cariplo dal 1999 ad oggi e che operano come antenne, sul territorio di ogni provincia.
La Fondazione, nel 2011, prevede di erogare, secondo lo schema convenzionale: per il settore Ambiente, oltre 15 milioni di euro; per l’Arte e Cultura, circa 41 milioni di euro; per la Ricerca Scientifica, oltre 29 milioni; per i Servizi alla Persona circa, 40 milioni; per Filantropia e Volontariato, oltre 20 milioni. Altri 42 milioni saranno inoltre utilizzati per sostenere progetti innovativi anch’essi riconducibili ai settori di intervento, con altri strumenti erogativi.
Guzzetti si è detto infine «onorato che la Fondazione sia ritenuta un’organizzazione di riferimento, capace di adre risposte ai bisogni, ma al tempo stesso questo ci carica di una responsabilità ancora maggiori e soprattutto non tiene conto del fatto che le fondazioni possono fare molto, ma non devono fare supplenza allo Stato, in un sistema di welfare pubblico ormai da ripensare».
Il presidente si riferisce ad un’indagine effettuata da Ipsos per conto della Fondazione condotta su oltre 2mila persone da cui è emerso come che la Fondazione sia considerata un organismo fondamentale per il bene comune da sempre più persone.
In allegato la Guida alla Presentazione dei bandi con molte informazioni utili
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