Cultura

Ciclobby aderisce all’appello di Libertà e giustizia

L'associazione ciclo ambientalista milanese invita ad aderire all'appello sulla qualità della vita di Milano

di Redazione

Ciclobby, associazione cicloambientalista che aderisce a Fiab-onlus invita i cittadini milanesi a sottoscrivere l’appello dell’associazione Libertà e Giustizia per una migliore qualità della vita cittadina.

L’appello si apre constatando che «la qualità della vita a Milano peggiora ogni giorno: aria inquinata, scarsità di verde, trasporto pubblico carente, ridotta integrazione sociale, insicurezza diffusa». E per quanto riguarda il Pgt (Piano di governo del territorio) gli estensori dell’appello scrivono che «rinuncia volutamente a governare lo sviluppo della città, lasciando irrisolte o addirittura aggravando molte criticità. Disegna scenari astratti e velleitari per il futuro, ma intanto cancella ogni regola sulle destinazioni d’uso, sui limiti massimi di edificazione e sulla dotazione minima di servizi e di verde», ma non solo: «Introduce massicce possibilità di nuova edificazione, sia nella città esistente che nelle aree libere, sottoponendo a una grave minaccia le aree agricole del Parco Sud. Costruisce senza recuperare i volumi inutilizzati, senza risolvere il problema della casa per le categorie più deboli, senza neppure disporre delle risorse necessarie per dare infrastrutture e servizi adeguati ai nuovi abitanti».

Guardando al futuro della città nell’appello si chiede «più qualità, più servizi, più coesione. Vogliamo impegni concreti sulla mobilità sostenibile, sulla lotta all’inquinamento, sull’intangibilità del Parco Sud, sulla disponibilità di spazi di aggregazione sociale. Vogliamo che Milano sia la città di tutti, a partire dalle nuove generazioni, e che non sia ostaggio delle convenienze di pochi. Chiediamo al sindaco Moratti, all’assessore Masseroli e a tutti i consiglieri comunali di ascoltare le voci dei cittadini e delle associazioni che, con competenza e impegno, hanno proposto migliaia di osservazioni per migliorare davvero il Pgt» e conclude: «Non liquidatele come una fastidiosa incombenza amministrativa: ascoltate la città! Milano è di tutti»

Questo  l’elenco dei primi firmatari tra i quali ci sono anche esponenti del terzo settore e delle associazioni ambentaliste milanesi:

Ezio Antonini, Rosellina Archinto, Gae Aulenti, Aldo Bassetti, Piero Bassetti, Luca Beltrami Gadola, Ilaria Borletti Buitoni (FAI), Gianni Bottalico (ACLI), Paola Brambilla (WWF), Damiano Di Simine (Legambiente), Umberto Eco, Kinga Eisenbarth (LIPU), Inge Feltrinelli, Eugenio Galli (Ciclobby), Jacopo Gardella, Anna Gerometta (Genitori Antismog), Vittorio Gregotti, Guido Martinotti, Fernando Mazzocca, Milly Moratti (ChiamaMilano), Alessandra Mottola Molfino, Giulia Maria Mozzoni Crespi, Federico Oliva, Stefano Pareglio, Marco Parini (Italia Nostra), Emanuele Patti (ARCI), Guido Peregalli, don Gino Rigoldi, Andreina Rocca Bassetti, Alessandro Rosina, Guido Rossi, Salvatore Veca, Marco Vitale

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