Non profit
“Prossimità contro l’emarginazione” si mette in mostra
Il network promosso dalla Caritas Ambrosiana protagonista di "mini fiera delle buone prassi" di quartiere
di Redazione
Corsi d’italiano per stranieri. Sportelli per disabili nelle scuole. Servizi innovativi per gli anziani. E soprattutto la capacità di lavorare assieme per affrontare e superare le difficoltà comuni. Sono questi i risultati del progetto “Prossimità contro l’emarginazione” promosso da Caritas Ambrosiana nei quartieri Forlanini-Taliedo-Ponte Lambro di Milano.
Il frutto di questo intervento sociale che ha impegnato per due anni volontari, insegnanti, operatori sociali delle istituzioni pubbliche e private sarà mostrato alla cittadinanza nel corso di una sorta di “fiera della buone prassi” di quartiere sabato 22 gennaio. Gli stand dedicati alle singole aree d’azione (“minori e famiglie”, “disabili e adulti in difficoltà”, “stranieri e anziani”) resteranno aperti dalle 15 alle 19 in piazza Carnelli. Tra le ore 16 e le 18, dopo i saluti del vescovo ausiliare di Milano, monsignor Erminio De Scalzi e gli assessori ai servizi sociali Mariolina Moioli e alla salute Giampaolo Landi di Chiavenna, è prevista invece una tavola rotonda alla quale parteciperanno: il direttore di Caritas don Roberto Davanzo, il dirigente dell’istituto scolastico comprensivo Francesco d’Assisi, Maurizio Carnovali, il presidente dell’associazione La Nostra Comunità, Elena Dottore e Franco Vernò, esperto di sviluppo di comunità.
Nati agli inizi degli anni Trenta attorno ai grandi stabilimenti industriali, i quartieri alla periferia Est di Milano Forlanini-Taliedo-Ponte Lambro sono oggi un mix di povertà vecchie e nuove. Nelle case popolari gli stranieri hanno preso il posto degli immigrati venuti dal mezzogiorno d’Italia negli anni ’50 e ’60. Mentre gli abitanti originari, in genere persone anziane, incapaci di entrare in relazione con i nuovi cittadini, soffrono di solitudine a volte anche di disturbi psichiatrici. Problema cui si aggiungono tossicodipendenza e disoccupazione tra i giovani. In questo territorio, tuttavia, molte sono anche le risorse. Associazioni, cooperative, scuole, parrocchie coinvolgono centinaia di persone impegnate quotidianamente per rendere migliore il posto in cui vivono e lavorano. Per sostenerle nel 2008 Caritas Ambrosiana ha candidato questo quartiere tra i territori che potevano beneficiare dei fondi Cei 8 per mille destinati alle periferie disagiate di 10 grandi città italiane (oltre a Milano, Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Roma e Torino). È nata così l’opera-segno “Prossimità contro l’emarginazione”.
L’intervento ha raggiunto direttamente o indirettamente circa 700 abitanti del quartiere e ha consentito, dopo due anni di lavoro, seguito da Caritas Ambrosiana, di dare vita ad una vera e propria infrastruttura sociale, un network che coinvolge scuole, servizi pubblici, cooperative, parrocchie, gruppi informali di volontari. Non solo. La creazione della rete ha permesso di potenziare servizi già esistenti e di farne sorgere di nuovi. Sono state avviate, ad esempio, quattro scuole gratuite d’italiano per stranieri gestite interamente da insegnanti volontari. Negli istituti compresivi San Francesco d’Assisi e Madre Teresa di Calcutta sono state aperte le Classi 3A, sportelli per offrire consulenza ai genitori con figli disabili e ai loro insegnanti. Nei locali della parrocchia San Nicolao è sorto spazio amico, un luogo di incontro per badanti. Sono infine nati i gruppi di famiglie solidali che si aiutano nella cura dei figli, e di sostegno per caregiver, formati da persone cioè che accudiscono familiari anziani. «Questi due anni nel quartiere ci hanno convinto ancora una volta che il volontariato a Milano è una grande risorsa. Spesso una risorsa solo potenziale. Ma basta muovere un po’ le acque perché venga a galla con tutta la sua grande energia creativa», spiega don Roberto Davanzo.
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