Formazione

L’amara lezione della non violenza

Dopo Genova Vita intervista Tom Benetollo

di Redazione

Vita: Dove va il popolo di Genova? Benetollo: Prima, bisogna ricordare che in questi mesi abbiamo avuto l?appuntamento internazionale dei sindacati, quello delle associazioni cattoliche, le migliaia di iniziative in Italia, uno straordinario impegno di cittadinanza attiva che si è riversato nella manifestazione di sabato. Si riparte da questo grandissimo potenziale di impegno, che ritornerà nella marcia Perugia-Assisi del 14 ottobre. Vita: Qual è il rapporto con la politica? Benetollo: La interroga fortemente. Se il nostro governo dice che il G8 è stato un trionfo, sarebbe bene che lo provasse. Se i nostri partiti pensano di aver fatto tutto il possibile per dare uno sbocco di giustizia alla globalizzazione, lo dicano. Altrimenti si impegnino. Non che il volontariato internazionale abbia la soluzione in mano, ma il pozzo in Africa lo scava. Il sistema politico, invece, non ha ancora approvato la legge sulla cooperazione. Vita: E il Genoa Social Forum? Benetollo: Un?esperienza importante, che sarebbe sbagliato rimuovere. Si trasformerà in qualcosa che verrà deciso anche da tutti i nuovi dialoghi che sono nati. Vita: I cattolici ribadiscono la scelta non violenta… Benetollo: È una cosa molto concreta. Se da questa vicenda ci viene una lezione, drammatica e amara, è che la non violenza è diventata elemento della politica.


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