Famiglia

Droga: il piano del Ministro Maroni

Prevenzione, tossicodipendenti cronici e detenuti: ecco le strategie del governo contro la droga.

di Barbara Fabiani

In occasione della relazione al Parlamento sulle stato della tossicodipendenza in Itala, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Maroni ha esposto le strategie e le politiche da adottare per contrastare questo serio problema collettivo. “I compiti di indirizzo, coordinamento e valutazione dello stato centrale – ha detto il Ministro – devono articolarsi adeguatamente con il sistema delle autonomie locali, al quale il processo di decentramento attribuisce gran parte delle competenze e delle responsabilità. Nel contempo occorre sviluppare in maniera più sinergica e coordinata il rapporto con le diverse esperienze del privato sociale”. Centrale nella esposta strategia del governo la tematica della prevenzione, con interventi mirati soprattutto a giovani e famiglie, le cui linee di intervento prioritario sono: Supporto delle motivazioni personali delle nuove generazioni Riqualificazione dei tessuti sociali Recupero delle difficoltà personali e di gruppo Induzione di stili di vita diversi nei consumatori di alcol e altre sostanze Proposta di modelli di vita che rifiutino il ricorso a sostanze Per quanto riguarda la condizione di coloro per i quali è ormai tardi per parlare di prevenzione, l’obiettivo è quello di ridurre l’incidenza delle morti tra i tossicodipendenti cronici (il 20 volte più frequente che tra i coetanei non assuntori di droghe). “E’ necessario pertanto – ha detto il Ministro – attivare programmi organici che , accanto alla strategia di limitazione del danno, perseguano con determinazione gli obiettivi di tutela della salute e il reinserimento sociale”. “In quest’ottica – ha aggiunto significativamente Maroni – si pone la problematica delle terapie sostitutive, alle quali si ricorre con sempre maggiore frequenza , ma di cui si conoscono pochi i risultati”. Una particolare attenzione è stata sul problema delle migliaia di detenuti tossicodipendenti, soprattutto eroinomani, per i quali il Ministro Maroni ha parlato della necessità di trovare percorsi di recupero alternativi alla detenzione, almeno per tutti coloro che ne abbiano diritto secondo i termini di legge. “A tal fine – ha specificato il Ministro – è importante potenziare all’interno die penitenziari, la presenza di educatori e volontari collegati con strutture di recupero, incentivare la realizzazione di reparti di custodia attenuata, semplificare l’accesso alle misure alternative in strutture residenziali”. Il piano del governo include anche una voce sui problemi delle donne tossicodipendenti con figli. In questo ambito il Ministro ha sostenuto che vanno assunte con carattere di priorità iniziative volte a una rete integrata di servizi rivolti ai problemi della maternità collegata con l’abuso di sostanze, e la realizzazione di strutture residenziali destinate a donne tossicodipendenti con prole .


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