Welfare

A Lecce il primo decesso del 2011

Lo scorso anno sono morti in cella 173 detenuti, di cui 66 per suicidio

di Lorenzo Alvaro

Tragico Capodanno per un detenuto foggiano, Salvatore Morelli, 35 anni. L’uomo è stato trovato morto all’alba del primo giorno del 2011 nella sua cella nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce. A stroncargli la vita, con ogni probabilità, un infarto. Ad allertare gli agenti di polizia penitenziaria il compagno di cella insospettito dal prolungato silenzio del 35enne. Vano ogni tentativo di rianimarlo da parte del medico del penitenziario e l’immediato trasporto all’ospedale di Lecce “Vito Fazzi”, dove i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Morelli era affetto da patologie preesistenti legate a problemi cardiocircolatori. Inoltre era obeso. Una situazione clinica che lo costringeva a recarsi quasi ogni giorno presso il nosocomio leccese, in modo da controllare le sue condizioni di salute. Sarà la relazione redatta dal medico legale Alberto Tortorella, a chiarire le cause della morte. Nelle prossime ore il sostituto procuratore Giuseppe Capoccia potrebbe disporre l’autopsia.
Il carcere di Lecce, ha un numero di detenuti più che doppio rispetto alla capienza regolamentare, presenta una situazione di vivibilità a dir poco critica, come testimoniano anche i dati diffusi oggi dal Sindacato Uil-Pa Penitenziari.

 

 

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.