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CORSO PER OPERATORI TERAPIA MULTISISTEMICA IN ACQUA – MONTEBELLUNA 2011

di Fondazione Oltre il Labirinto onlus

Il 14 gennaio 2011, presso le piscine di Montebelluna, inizierà il primo corso nel Nord Italia, per operatori e tecnici di Terapia Multisistemica in Acqua. Al Corso, voluto, promosso, finanziato e organizzato dalla Fondazione Oltre il Labirinto onlus di Treviso parteciperanno 35, tra fisioterapististi, operatori dell’Usl, istruttori di nuoto e psicologi provenienti da tutta Italia (Veneto, Emilia, Lazio, Campania, Sicilia, Lombardia, Piemonte, Friuli..) e anche dall’estero (Brasile) interessati ad acquisire conoscenze maggiori sull’autismo e su questo innovativo metodo di lavoro in acqua.  La TMA (Terapia multisistemica in acqua) nasce 17 anni fa e si sviluppa in un ambiente di integrazione  ludico come la piscina e si propone di modificare i comportamenti disfunzionali del bambino autistico o che presenta difficoltà di comunicazione e di relazione con gli altri L’acqua viene utilizzata come attivatore emozionale, sensoriale e motorio, capace di spingere il soggetto con disturbi della comunicazione e autismo ad una relazione significativa con gli altri.

Sono state oltre 80 le domande pervenute alla Fondazione per prendere parte al corso di TMA, Terapia Multisistemica in acqua. I posti disponibili inizialmente erano 25, ma sono stati portati a 35 per accogliere un maggior numero di richieste.  Il corso sarà tenuto dagli ideatori di tale tecnica il dr. Giovanni Ippolito, il dr. Gianluca Caputo ed il dr. Paolo Maietta.

Il corso, di 60 ore articolate in 9 giornate di formazione nei mesi di gennaio e marzo in cui si alterneranno lezioni in aula ed attività in acqua con i bambini, intende promuovere la costituzione di un gruppo di tecnici terapisti T.M.A. con teorico-pratiche sull’autismo e sul suo trattamento.

La Terapia Multisistemica in Acqua (TMA) è una terapia sviluppata in ambiente naturale con un modello teorico di riferimento e una metodologia strutturata attraverso fasi, che utilizza inoltre metodiche cognitive, comportamentali, relazionali e senso motorie. Tale terapia si rivolge ai soggetti con autismo, disturbo pervasivo dello sviluppo e disturbi della comunicazione. Si svolge in una piscina pubblica (setting naturale) ed ha scopi espliciti e scopi impliciti. Gli scopi espliciti, che tra l’altro danno forma all’attività, sono l’insegnare a nuotare e sapersi adeguare alle regole della piscina. Gli scopi impliciti di tale terapia sono di migliorare le capacità dei soggetti di muoversi nel mondo in modo da poter aumentare la qualità della loro vita.

Il fine ultimo della terapia non è l’insegnamento del nuoto, né l’uso di quest’ultimo per svago o ricreazione, anche se il gioco e lo stare bene insieme vengono utilizzati come elemento facilitante la relazione e la gestione delle emozioni. Il nuoto è utilizzato come veicolo per raggiungere obiettivi terapeutici e attuare il processo di socializzazione e integrazione con il gruppo dei pari. Il bambino che impara a nuotare durante l’intervento può ridefinire le relazioni con il terapeuta e con gli altri bambini. Raggiunta l’autonomia, infatti,il soggetto, che nella fase iniziale aveva mostrato soltanto evitamento e allontanamento, ora può dimostrare, in piena indipendenza, un’intenzionalità relazionale con il terapeuta e con l’eventuale gruppo d’integrazione. Il soggetto quando si appresta ad imparare le attività natatorie, si sente libero di esplorare l’ambiente acqua e capace di interagire in quest’ultimo. Utilizzando tali nuove capacità acquisirà autostima e un senso di autoefficacia supportato e rinforzato dal terapeuta e dalla famiglia.

In sintesi l’applicazione clinica della TMA, favorisce l’apprendimento e lo sviluppo del bambino autistico a livello emozionale, cognitivo, comportamentale, sensomotorio, sociale e comunicativo.

Testimonial del corso sarà il dr. Lucio Moderato, massimo esperto italiano di autismo, che aprirà il corso con una lezione sull’autismo.

 

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