Non profit

Ok ai requisiti minimi per le strutture trasfusionali

Il commento di Fidas all'apporvazione dei requisiti da parte della Conferenza Stato - Regioni: assicurata l'eccellenza a donatori e pazienti trasfusionali

di Redazione

La Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, nella seduta del 16 dicembre, ha definitivamente approvato i requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici dei Servizi Trasfusionali e delle Unità di Raccolta ai sensi dell’articolo 19, comma 1 della legge 21 ottobre 2005, n. 219, nonché il modello per le visite di verifica di cui al D.lgs 261/2007.

«Con viva soddisfazione si prende atto dell’avvenuta approvazione di questo fondamentale accordo sancito dalla Conferenza Stato Regioni – afferma Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale della Fidas (Federazione italiana associazioni donatori sangue) –. Questo accordo, che definisce i requisiti minimi delle Strutture trasfusionali, costituisce la base imprescindibile per l’erogazione uniforme dei livelli essenziali di assistenza in materia di attività trasfusionali, anche attraverso la qualificazione dei Servizi Trasfusionali e delle Unità di Raccolta. Garantisce, inoltre, trattamenti omogenei ai donatori e ai pazienti riceventi terapie per emocomponenti ed emoderivati, pur nel rispetto delle scelte e dei modelli organizzativi regionali».

La predisposizione di questo atto normativo è stata affidata al Centro Nazionale Sangue dalla Commissione Salute degli Assessori alla Sanità di Regioni e Province Autonome e dal ministero della Salute. Il testo è stato approvato dalla Consulta Tecnica Permanente per il Sistema Trasfusionale con il parere favorevole di Aifa.

Con la concreta applicazione di questa norma, inizia un percorso indispensabile per l’accreditamento delle Strutture Trasfusionali nel rispetto delle normative nazionali e europee, percorso che dovrà essere completato con due ulteriori passaggi normativi imprescindibili: la predisposizione del Decreto ministeriale di istituzione dell’elenco nazionale dei valutatori del sistema trasfusionale, e l’emanazione da parte del Centro Nazionale Sangue delle linee guida per l’accreditamento di cui all’articolo 20 della legge 219/2005, che dovranno interessare prevalentemente aspetti qualitativi di standardizzazione e razionalizzazione delle attività trasfusionali.

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