Sarà nel Milleproroghe?

Ultima chiamata per Giulio Tremonti. E per il 5 per mille. Dopo le promesse (tante e ripetute) da parte del governo e di esponenti della maggioranza, le ultime indiscrezioni concedono alla copertura di 300 milioni (attualmente ridotta a 100 milioni), un posticino nel decreto Milleproroghe in discussione al Consiglio dei Ministri di mercoledì 22 dicembre.

Il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi (Pdl) si era detto «certo» che nel «milleproroghe il rifinanziamento ci sarà anche perché Tremonti si è impegnato a inserirlo». Ma subito si erano alzate le proteste del Pd, dopo che l’agenzia Ansa aveva fatto sapere che no, non c’era posto per il 5 per mille nel Milleproroghe: «di sussidiarietà la maggioranza ne parla e basta, azioni concrete non ci sono se il 5 per mille non viene rifinanziato salta ogni principio di solidarietà. Mi auguro che l’auspicio espresso dall’onorevole Lupi corrisponda alla volontà del governo» aveva attaccato Enrico Farinone, vicepresidente della Commissione Affari Europei.

Si era perfino parlato di un piano B da parte del governo: se i soldi per il 5 per mille non si fossero trovati nel Milleproroghe, li si sarebbero potuti aggiungere a inizio 2011 quando il decreto avrebbe dovuto affrontare il doppio passaggio parlamentare in Camera e Senato per essere convertito in legge.

Ora, però, la parola passa al Consiglio dei Ministri che – riferisce una fonte governativa –  discuterà della copertura del 5 per mille aggiungendo i 300 milioni mancanti.

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