Welfare

Notiziario Affari sociali del 27 luglio

Ricerca sulle Ipab e progetti in Albania

di Redazione

Conclusa la seconda ricerca sulle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza È terminata nei giorni scorsi la seconda ricerca sulle Ipab (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza), privatizzate secondo le disposizioni della Legge quadro sui servizi. Dopo la prima indagine, che ha riguardato la loro strutturazione, la seconda verte su una ricerca di tipo qualitativo, che verrà presentata a Milano durante un convegno previsto in autunno.  Lo studio verte sull?analisi di diverse tipologie di Ipab, per metterne a fuoco i problemi relativi al passaggio dalla struttura pubblica a quella privata e per studiarne nuove modalità gestionali. Inoltre si tenta di indicare possibili alternative per consentire alle Ipab di essere integrate nella rete dei servizi. Nell?ambito della ricerca, finanziata dall?Osservatorio nazionale del volontariato, è stato realizzato un sofware di gestione che verrà messo a disposizione delle Regioni per eventuali utilizzi e sarà presentato al convegno di Milano. Le Ipab fanno parte del sistema dei servizi sociali; sono enti non profit finalizzati al prestare assistenza ai più poveri o provvedere all?educazione, all?istruzione, all?avviamento professionale; svolgono attività di assistenza agli anziani, agli handicappati, ai minori ed altre categorie deboli; inoltre curano la formazione e gestiscono ospedali, brefotrofi, ospizi, ricoveri, collegi. Il ministro Maroni incontra gli organismi per le politiche sociali Come abbiamo annunciato nei giorni scorsi, il ministro del lavoro e delle politiche sociali ha avuto una serie di incontri con gli organismi che si occupano dei diversi ambiti delle politiche sociali, e istituiti presso il ministero. Dopo l?incontro con l?Osservatorio nazionale per l?infanzia e l?adolescenza, martedì 24, ieri mattina è stata la volta della Consulta permanente delle associazioni di disabili e delle loro famiglie, mentre nel pomeriggio dell?Osservatorio nazionale per il volontariato. Al termine il ministro ha espresso la sua soddisfazione e ha definito ?molto utili? gli incontri avuti. ?Sono sicuro ? ha affermato ? che con le Consulte e con gli Osservatori si potrà fare un ottimo lavoro per imboccare con decisione la strada del sempre maggiore coinvolgimento degli enti territoriali, del volontariato e delle associazioni non profit nella definizione e nella gestione delle politiche sociali?. Il programma Elbasan per promuovere servizi sociali in Albania Tra i progetti umanitari in corso di realizzazione in Albania (v. notiziario del 24 luglio), finanziati con il contributo del Dpsp, c?è anche il programma Elbasan: l?obiettivo è costruire una nuova struttura di organizzazione dei servizi sociali territoriali per minori, giovani, donne, anziani, handicap in questo distretto albanese e potenziare le strutture pubbliche preposte al coordinamento delle politiche del settore. La prefettura di Elbasan comprende i distretti di Elbasan, Librazhd, Gramsh e Peqin e conta una popolazione di circa 440mila persone, divisa in circa 98mila nuclei familiari. Per l?intervento a Elbasan era stata opportunamente riservata nel decreto del 6 dicembre 1999 una quota pari al 25 per cento delle risorse disponibili (oltre 3 miliardi e mezzo di lire). Fra i progetti approvati e in corso di realizzazione nella regione di Elbasan figurano, tra l?altro, il sostegno alle donne in difficoltà e il potenziamento dei servizi di assistenza a favore della popolazione anziana e dei disabili; inoltre è previsto un programma socio-sanitario per la lotta all?esclusione sociale attraverso la creazione di un centro polivalente rivolto ad anziani e minori con handicap nel Comune di Elbasan, centri di aggregazione giovanile e di servizi per il sostegno alle famiglie e ai minori che vivono in situazioni di disagio. Un progetto in Albania contro l?esclusione sociale minorile Fra i progetti promossi in Albania dal Dpsp, oltre una decina sono mirati al rafforzamento della lotta all?esclusione sociale minorile nel paese delle Aquile, fenomeno in crescita. Le violazioni divengono molto più gravi nel caso dell?emigrazione clandestina di minori, in assenza di un quadro giuridico e di un adeguato sistema di tutela e di strumenti di assistenza. Il progetto avviato a Tirana nel settembre del 2000 dal VIS insieme al partner locale (Amministrazione generale dell?aiuto e dei servizi sociali),che durerà 18 mesi, intende contribuire al sostegno delle politiche governative di tutela dei minori attraverso un approfondimento della legislazione vigente in Albania, una maggiore conoscenza del numero e della tipologia delle strutture di accoglienza presenti sul territorio, un?azione di sensibilizzazione dell?opinione pubblica in Italia sulle problematiche legate ai minori espatriati o a rischio di espatrio clandestino, riservando una particolare attenzione al problema della tratta minorile. Le attività previste vanno dall?indagine conoscitiva sulle strutture di accoglienza all?approfondire le problematiche legislative riguardanti la patria potestà dei minori non accompagnati presenti sul territorio italiano e dei ragazzi rimpatriati; verranno promossi anche un?indagine conoscitiva sui minori scomparsi e a rischio di esclusione sociale, e un convegno nazionale in Italia sulle problematiche legate all?emigrazione clandestina e alla tratta dei minori albanesi. Riunione dell’Osservatorio nazionale sul volontariato E’ convocata per oggi pomeriggio alle 15.00 la riunione dell’Osservatorio nazionale sul volontariato, che sarà presieduta dal ministro Roberto Maroni. All’ordine del giorno, tra l’altro, le modalità per l’organizzazione della prossima conferenza nazionale e l’approvazione della ricerca sulla “valutazione dei progetti finanziati con il fondo per il volontariato” (art. 12 L. 266/91). Immigrazione, in corso 37 progetti umanitari in Albania Prosegue il programma di interventi umanitari a favore del popolo albanese, che prevede entro il 2001 la realizzazione di 37 progetti presentati da associazioni e organismi di volontariato e finanziati con il contributo del Dipartimento delle politiche sociali e previdenziali, secondo il decreto del 6 dicembre ?99 che prevedeva lo stanziamento di 15 miliardi. Il programma è stato elaborato dal ?Tavolo di Coordinamento per gli Aiuti Umanitari alla Popolazione Albanese?, istituito il 7 aprile ?97, a cui hanno partecipato istituzioni dello Stato, enti locali e organizzazioni non governative. Di rilievo è stata la partecipazione a più riprese di rappresentanze delle istituzioni e della società civile albanese, che hanno riferito soprattutto sulle condizioni delle componenti più vulnerabili della popolazione. Il Dipartimento ha scelto alcuni settori sociali d?intervento: donne, minori, disabili e anziani, ritenendo prioritarie alcune azioni, ad esempio la promozione dei diritti umani femminili, con particolare attenzione al problema delle violenze psico-fisiche; attività per i minori di prevenzione e di informazione sull?emigrazione, soprattutto sulla clandestinità e lo sfruttamento; sensibilizzazione sull?inserimento sociale dei disabili.


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