Politica

Focsiv: le elezioni hanno dato il via alla violenza

La situazione è critica in tutto il Paese

di Redazione

Mentre continuano le proteste e i disordini per i presunti brogli elettorali in tutta l’isola e in particolare a Les Cayes, città dove l’ong Movimento Lotta contro la Fame nel Mondo – MLFM è presente con i suoi volontari, la FOCSIV e il suo organismo socio MLFM esprimono la propria preoccupazione per la situazione e solidarietà a tutti i volontari impegnati sul territorio.

L’esclusione dal ballottaggio del candidato Martelly, popolare cantante locale, ha generato disordini in tutto il Paese ma soprattutto nel dipartimento del Sud e nella città di Les Cayes, da cui proviene il candidato. Al momento la città è sotto assedio, raccontano i volontari: per le strade alcuni esponenti della popolazione locale hanno espresso il loro dissenso con alcuni colpi di arma da fuoco, per lo più rivolti al cielo, e bruciando tutto ciò che capita a tiro. Attorno al quartiere locale della Minustah si sono verificati scontri anche con ordigni artigianali. Alcune fonti dichiarano che la Minustah abbia risposto al fuoco per riuscire a diradare i raggruppamenti, causando due morti. Alcune strade della città sono state chiuse al traffico e anche su quelle rimaste aperte è impossibile circolare a causa delle macerie che impediscono il passaggio.

Gli scontri sono iniziati a seguito delle elezioni del 28 novembre scorso, i cui risultati sono stati resi noti nella notte tra il 7 e l’8 dicembre, ora italiana. Al ballottaggio, previsto per il prossimo 16 gennaio, andrebbero la candidata Mirlande Manigat (31%) e Jude Célestin (22%), sostenuto dal governo e futuro genero del presidente uscente Préval. Al terzo posto, per soli 6.800 voti, si sarebbe classificato il popolare cantante Michel Martelly, ritenuto favorito da molti – insieme alla Manigat – anche durante le proiezioni date dagli osservatori internazionali e nazionali durante la tornata elettorale.

Il personale delle Nazioni Unite è stato evacuato dalle proprie case per essere raggruppato nel quartier generale della missione, mentre tutti gli altri operatori e i volontari delle organizzazioni internazionali sono barricati all’interno delle loro case. Al momento anche l’aeroporto di Port-au-Prince risulta essere chiuso. Per questo Alberto Acquistapace, in Italia in occasione del Premio del Volontariato 2010, potrebbe essere costretto a fermarsi fino a emergenza rientrata. 

 


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