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Il mediatore dei Talebani è un impostore

Non un membro di spicco del movimento militante quindi, ma un finto Mullah Akhtar Muhammad Mansour che fa ora svanire nel nulla i presunti progressi che Usa e Afghanistan pensavano di aver raggiunto negli ultimi quattro mesi.

di Redazione

 «Non è lui – dice un diplomatico occidentale a Kabul citato dal New York Times -. E noi gli abbiamo dato un sacco di soldi».

Funzionari americani hanno confermato di aver avuto fiducia in Mansour, in quanto membro della leadership talebana. Uomini della Nato e del governo afghano hanno avuto tre incontri con il millantatore, che proveniva dal Pakistan, dove i Talebani hanno la loro roccaforte.

Il falso leader talebano ha anche incontrato il presidente afghano Hamid Karzai, trasportato a Kabul su un aereo della Nato e ricevuto nel palazzo presidenziale. L’episodio svelato dal New York Times, pero’, sottolinea l’incertezza nella quale i leader afghani e i funzionari americani si trovano ad agire per cercare di metter fine a una guerra che dura ormai da nove anni. I leader dei Talebani sarebbero nascosti in Pakistan, forse anche grazie all’aiuto del governo di Islamabad, che ha ricevuto miliardi di dollari dagli americani.

Alcuni ufficiali americani dichiarano ora di essere stati scettici, sin dall’inizio, circa l’identita’ dell’uomo che si diceva essere il Mullah Mansour, secondo solo al fondatore Mullah Mohammed Omar nella gerarchia talebana. Seri dubbi erano sorti dopo il terzo incontro con i funzionari afghani, che si è tenuto nella città meridionale di Kandahar. Un uomo che aveva conosciuto Mansour anni prima disse ai funzionari afghani che la persona che era seduta al tavolo non sembrava lui. ”Disse che non lo riconosceva”, spiega un leader afgano, che parla in condizioni di anonimato. Diplomatici occidentali spiegano che all’uomo è stata inizialmente consegnata un’ingente somma di denaro per far sì che partecipasse ai colloqui. Washinghton e Kabul hanno espresso una grande fiducia nei colloqui con i Talebani. Anche il generale americano David Petraeus aveva dichiarato che i negoziati indicavano che i leader dei Talebani si sono finalmente convinti a dialogare per la fine della guerra.

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