Famiglia

Moratti: come cambierà la scuola italiana

Ecco il testo integrale del programma che il ministro dell'Istruzione ha presentato alla Camera

di Benedetta Verrini

Il ministro dell’Istruzione Letizia Moratti ha presentato alla Commissione Cultura della Camera lo scorso 18 luglio, il programma politico del suo dicastero. Dal problema dei cicli al contratto degli insegnanti, dal sistema di valutazione alle strategie per contrastare la dispersione scolastica, la relazione contiene tutti gli obiettivi che il Governo intende raggiungere nel corso della legislatura. La Moratti ha ricordato ai deputati che nel mondo, secondo un’indagine Ocse, il 65 per cento della popolazione adulta non supera il secondo livello alfabetico. L’Italia, in questa classifica sulla preparazione, è ventunesima. Il costo dell’istruzione è più alto del 15 per cento rispetto alla media europea. Solo il 9 per cento delle persone che lavorano sono laureate, mentre in Francia i laureati sono il 19 per cento e in Germania il 22 per cento. I tassi di dispersione scolastica sono i più alti d’Europa. Secondo il ministro, dunque, lo Stato dovrà investire di più nel capitale umano, valorizzando la solidarietà e l’eccellenza. Per quanto riguarda il blocco della riforma dei cicli, Moratti ha dichiarato che ciò non significa voler sospendere il processo riformatore. Al contrario, le innovazioni proseguiranno con una maggiore partecipazione, però, degli attori principali dal cambiamento: gli studenti, le famiglie, gli insegnanti. Ancora, il ministro ha parlato della necessità di dare il via a un centro che valuti il funzionamento delle scuole e il livello di apprendimento degli studenti. Un organismo autonomo e indipendente, che definisca gli standard di qualità delle scuole in modo omogeneo nel Paese. I docenti dovranno essere valorizzati anche dal punto di vista economico, in base al diverso impegno e al loro arricchimento sotto il profilo professionale; occorre definire “una separata area contrattuale per il personale docente e un nuovo stato giuridico”. Saranno banditi concorsi per il reclutamento dei dirigenti scolastici, fermi da 12 anni. Leggete il testo completo del programma:


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