Mondo
Un Atlante per l’infanzia a rischio
Save the Children lancia la prima "mappa" per descrivere un “tesoro” di oltre 10 milioni di bambini, di cui 1.756.000 in povertà
di Redazione
A Roma sono centinaia i minori, per lo più stranieri e soli, che soggiornano per brevi periodi nelle comunità per poi scapparne, o che finiscono in circuiti di sfruttamento lavorativo, sessuale o illegale. Bambini e adolescenti quasi senza nome e senza volto, pressochè invisibili, perché le loro vite sono in parte o completamente clandestine e nascoste. È quanto emerge dalla mappa de «L’isola dei tesori. Atlante dell’infanzia (a rischio) in Italia” di Save the Children, presentato oggi insieme al nuovo sito interattivo www.atlanteminori.it presso la Banca d’Italia.
Fra il 2009 e 2010, a Roma, sono stati circa 1.200 i minori stranieri non accompagnati raggiunti e sostenuti da Save the Children nell’ambito del “Progetto Civico Zero“: per la maggioranza afgani, ma anche egiziani. E stranieri, soprattutto rumeni, albanesi e cinesi, sono anche molti minori lavoratori presenti a Roma e impiegati fino allo sfruttamento grave, in edilizia, nel settore orto-frutticolo, della ristorazione e in piccole aziende artigiane e tessili.
Roma è la città italiana con più bambini: quasi 445.000, di cui poco meno di 45.000, pari al 10% degli under 18, sono stranieri. Questo emerge dalla prima delle mappe de “L’isola dei tesori-Atlante dell’infanzia (a rischio) in Italia” di Save the Children. Se Roma è inoltre la provincia “forziere“ d’Italia, cioè quella con il più alto numero di minori (697.387), una quota importante rispetto al “tesoro“ rappresentato dai quasi 11 milioni di under 18 che vivono nel nostro paese, all’opposto, ultima in classifica, la provincia d’Ogliastra, in Sardegna, con 9.373 bambini. Secondo Save the Children, sono passati da 22 a 44mila i minori che risiedono a Roma fra il 2.000 e il 2008: un “tesoro“ il cui incremento ha compensato il saldo naturale negativo della popolazione romana contribuendo a contenere il processo di invecchiamento cittadino ma anche nazionale. A Roma si registrano in media 4 anziani per bambino, ma il rapporto diventa di 2 a 1 nell’VIII Municipio, popolato da un’alta percentuale di minori immigrati (14%), mentre nel XVII (Prati, Borgo, Eroi, Della Vittoria), dove la presenza di minori stranieri è ferma al 8%, ci sono ben 6,6 anziani per ogni bambino. La presenza di minori di cittadinanza non italiana è superiore alla media nei territori dove storicamente si è andata radicando la presenza di comunità immigrate: nel primo municipio (del quale fa parte l’Esquilino) e nel VI (Casilino, Tiburtino, Tuscolano, Prenestino, Collatino) supera il 16%; nel VII (Tuscolano, Centocelle, Alessandrino), nell’VIII (Don Bosco, Torre Spaccata, Torre Angela, Torre Gaia) e nel XX (Tor di Quinto, Cassia) si attesta sul 14%; nel XV (Portuense, Gianicolense, Magliana) raggiunge il 12,6%.
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