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Aung San Suu Kyi finalmente libera
Il Premio Nobel per la Pace è apparsa oggi in pubblico
di Redazione

Il premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi è stata finalmente rilasciata ed è riapparsa in pubblico davanti alla sua casa dove si è radunata una folla di sostenitori in festa. In questi lunghi anni di prigionia, San Suu Kyi è diventata un’icona della lotta non violenta per la libertà del suo popolo. Figlia del generale Aung San, padre dell’indipendenza birmana ucciso quando lei aveva due anni, Suu Kyi dal 1988 ha intrapreso una battaglia non violenta contro la dittatura militare e fondato la Lega Nazionale per la Democrazia. Nel 1989 la giunta Birmana le ha imposto di scegliere fra gli arresti domiciliari e la possibilità di lasciare il Paese, possibilità che San Suu Kyi ha rifiutato. Nel 1990 il regime ha chiamato il popolo alle urne, ma dopo la vittoria schiacciante della Lega Nazionale per la Democrazia ha annullato il voto e ripreso il potere con la forza. Da allora Aung San Suu Kyi ha vissuto a fasi alterne agli arresti domiciliari, per un totale di 15 anni di prigionia. Domenica scorsa in Myanmar, come la giunta ha ribattezzato la Birmania, si sono svolte le prime elezioni dal 1990, quando San Suu Kyi ottenne una schiacciante vittoria elettorale annullata dai militari. Questo appuntamento elettorale è stato giudicato una «farsa» dalla maggior parte della comunità internazionale, visto che il principale partito di opposizione, quello della Suu Kyi, è stato escluso dalla competizione. I risultati del voto, duramente contestato dalle opposizioni, hanno visto l’en plein dei candidati dell’Unione per lo Sviluppo e la Solidarietà, il partito legato ai generali.
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