Volontariato

“NeraMadre”, l’arte e i 60 anni di Cuamm

La Mostra-istallazione per il sessantesimo di Medici con l'Africa Cuamm al Liston di Padova dal 12 novembre

di Redazione

Nel cuore di Padova, nel Liston, la vasta area pedonale prospiciente l’antica Università e lo storico Caffè Pedrocchi, un tunnel di luce accoglie i visitatori della mostra “NeraMadre” promossa per ricordare i primi sessant’anni di lavoro di Medici con l’Africa Cuamm, la prima ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane.

Medici con l’Africa Cuamm è oggi attiva in 15 ospedali, 25 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione), 3 centri di riabilitazione motoria, 4 scuole infermieri, 3 università, in Angola, Etiopia, Kenya, Mozambico, Sud Sudan, Tanzania, Uganda. 

L’istallazione, nata da una collaborazione artistica e creativa di Aldo Cibic e di Enrico Bossan, “inghiotte” il visitatore lungo un percorso che va dall’esclusione, dalla negazione del diritto alla salute, alla sua ricerca, fino al desiderato conseguimento: il conforto, la consolazione del ricevere assistenza, cura, formazione. È contemporaneamente l’immersione in una storia di impegno iniziata sessant’anni fa e che non è ancora finita: che ogni minuto si arricchisce di nuove realizzazioni e speranze, ma anche di difficoltà, sconfitte e istanze cui non si è riusciti a corrispondere.

Suoni, immagini, video-interviste rendono il visitatore partecipe di un viaggio nel “lavoro che non ha mai fine“, quello continuo e silenzioso di chi cerca salute, guarigione, assistenza, protezione e di chi la offre, una guerra combattuta dai medici ai confini del mondo, verso l’ultimo miglio. A emergere, al di fuori e al di là di ogni retorica celebrativa, sono il senso, il valore, la fatica, il quotidiano di un percorso nell’affermazione concreta, tangibile del diritto alla salute per i più svantaggiati: mamme e bambini.

Medici con l’Africa Cuamm lancia, proprio in concomitanza con i suoi sessant’anni, una grande campagna di raccolta fondi. L’obiettivo, ambizioso ma realizzabile con l’aiuto di tutti, è di assicurare gratuitamente parti assistiti in condizioni normali, ma anche complicate, garantendo tutti i servizi sanitari di base legati alla sopravvivenza della mamma e del bambino compreso il parto cesareo, se necessario. Cosa banale per il nostro mondo, ma ancora un miraggio per gran parte dell’Africa. Ma è un miraggio a portata di mano, come invitano a pensare i dolci sorrisi dei bambini e delle mamme che accompagnano il visitatore verso l’uscita dal tunnel di luce. Mamme come quelle della etnia karimojong che hanno voluto preservare il tunnel di luce con un recinto di rami intrecciati da loro. È un simbolo della difesa necessaria, vigile, attenta, del diritto alla salute per tutti, continuamente minacciato.


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