Welfare

Droga: nella Ue crescono “vecchi” consumatori

L'agenzia europea delle droghe (Oedt) ha fotografato il fenomeno nel vecchio continente

di Redazione

Il problema della droga non ha limiti di età, almeno in Europa. Nel vecchio continente, infatti, accanto alla popolazione che invecchia aumentano i consumatori di droghe più avanti con gli anni.

A fotografare il fenomeno l’Agenzia europea delle droghe (Oedt), in una rassegna speciale pubblicata a corredo della Relazione annuale 2010 presentata oggi a Roma. L’Europa sta assistendo a un marcato invecchiamento della popolazione – spiega l’Oedt – entro il 2050 circa un quarto dei cittadini avranno 65 anni o più. Stando alle statistiche pubblicate oggi, dunque, anche la popolazione europea che fa uso di droghe sta invecchiando e rispondere alle esigenze dei consumatori di droga anziani è un problema crescente per i servizi terapeutici, premette l’Agenzia.

Questo fenomeno è particolarmente accentuato nei Paesi occidentali, dove il primo boom di consumi di eroina dell’Ue si è verificato negli anni ’80 e ’90. I dati provenienti da centri specializzati nella cura delle tossicodipendenze e quelli relativi alle terapie sostitutive per i consumatori di oppiacei mostrano che gli anziani al giorno d’oggi rappresentano una percentuale importante e, in molti Paesi, sono in crescita. In media, circa una persona su cinque (19%) tra quelle che si sottopongono a cure in Europa ha 40 anni o più, mentre in alcuni Paesi la cifra rasenta il 30%. Un aumento sostanziale rispetto a un decennio fa, quando nella maggior parte degli Stati membri la percentuale non superava il 10%.

La rassegna, che si concentra sui tossicodipendenti di età pari o superiore ai 40 anni, mette in luce la gravità dei loro bisogni e la loro bassa qualità di vita. Soprattutto, pone all’attenzione il problema dello scarso numero di programmi di cura e trattamento specifici dei consumatori di stupefacenti appartenenti a questa fascia di età in Europa.

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