Cultura

G8: Cittadinanza attiva, trionfalismo vietato

Per Giovanni Moro fuori luogo dichiarazioni di Governo e GSF

di Redazione

In merito alle dichiarazioni rese in queste ore sia dai responsabili del governo che dai leader del Genoa Social Forum a proposito dei fatti di Genova, il segretario generale di Cittadinanzattiva ha dichiarato quanto segue. ?Come persona che ha seguito con partecipazione e apprensione i fatti di Genova, sono stupefatto che dai rappresentanti ufficiali siano venute praticamente solo espressioni di soddisfazione, con toni di trionfalismo del tutto ingiustificati. Non si capisce, infatti, di che cosa dovrebbe vantarsi il governo, che non è stato in grado di garantire la sicurezza e la incolumità della stragrande maggioranza dei manifestanti del tutto pacifici; sicurezza e incolumità che – secondo tutte le cronache e le testimonianze indipendenti – sono anzi state in non pochi casi violate proprio da chi doveva assicurarle. Per quanto drammatica fosse la situazione per le forze dell?ordine, non si capisce in che modo l?abbiano potuta migliorare l?accanimento verso persone inermi e il gratuito eccesso di violenza nel corso di operazioni di polizia. Né è possibile rivendicare efficacia di intervento di fronte alle devastazioni che gli hooligans anarchici hanno avuto la possibilità di provocare nella città. Affermare che l?incontro dei capi di stato si è svolto senza problemi e vantarsi che comunque non è successo di peggio è segno di scarso rispetto nei confronti dei cittadini e dell?opinione pubblica nazionale e internazionale. Va ricordato, per ragioni di equità, che appena tre mesi fa, in occasione delle elezioni politiche, erano state chieste a ragione – anche dal nostro Movimento – le dimissioni del Ministro dell?interno per una questione infinitamente meno grave come quella della congestione dei seggi elettorali. Ma mi è sembrato del tutto fuori misura anche il trionfalismo dei leader del Genoa Social Forum: perché una grande manifestazione non riscatta una giovane vita perduta, perché questi leader hanno la responsabilità, insieme a governo e mass-media, di aver fatto dell?appuntamento di Genova un confronto essenzialmente militare e non politico, e perché non hanno avuto la forza o il coraggio di superare ambiguità e ipocrisie e separare nettamente il destino del movimento pacifico dai gruppi di teppisti. Penso che lo spirito critico ma costruttivo, di interdipendenza e solidarietà, espresso dalle decine di migliaia di persone che si sono recate a Genova meritava, anche nei commenti, più rispetto. Si tratta ora di valorizzare senza strumentalizzare questa grande energia sociale per fronteggiare quei problemi del futuro dell?umanità che interpellano tutti, di fronte ai quali non ci sono risposte facili ma che certamente non potranno essere indirizzati positivamente senza il coinvolgimento dei cittadini?.


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