Welfare

Cuamm festeggia 60 anni

L’ong di medici missionari lancia una nuova campagna per i bambini malati dell’Africa

di Redazione

Sessant’anni fa nasceva il Collegio Universitario Aspiranti Medici Missionari. Oggi il Cuamm, che ha assunto la nuova denominazione di “Medici con l’Africa Cuamm”, è la prima ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Il sessantesimo dalla fondazione sarà ricordato a Padova il prossimo 11 novembre, alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napoletano, con il taglio pragmatico e concreto che è proprio di chi quotidianamente si misura con problemi di sopravvivenza, in territori complessi come quelli in cui operano i medici Cuamm.

Limitato all’essenziale, quindi, il momento celebrativo, ampio invece il programma di azioni destinate a far sempre più conoscere la realtà di Medici con l’Africa Cuamm. La parte ufficiale sarà concentrata in una cerimonia ospitata dal palazzo del Bo, sede dell’antico Ateneo di Padova, dove il Magnifico Rettore conferirà la Laurea Honoris Causa in Diritti Umani a Monsignor Luigi Mazzucato, alla direzione dell’organismo dal 1955 al 2008, “anima e sintesi di una grande storia di cooperazione sanitaria e di impegno a favore dell’Africa”.  Poi il prossimo 3 dicembre, esatta ricorrenza del sessantesimo di firma dell’atto di fondazione del Cuamm, a Padova, sarà inaugurata la mostra “NeraMadre” “firmata” da Aldo Cibic ed Enrico Bossan, cardine del progetto di condivisione degli obiettivi e delle esperienze che è al centro del sessantesimo. La mostra sarà affiancata dalla diffusione di un video che ripercorre questi sessant’anni di lavoro.

Ma la ricorrenza sarà soprattutto occasione per lanciare un nuovo impegno di Medici con l’Africa dove ogni anno muoiono 4,5 milioni di bambini sotto i 5 anni e 265 mila madri. Sono i numeri di uno sterminio di massa. Eppure gran parte di queste morti sono legate alla gravidanza e al parto e potrebbero essere evitate. È ciò che si propone, per i suoi sessant’anni l’associazione, con l’aiuto di chi crede che, anche in Africa, le cose possano cambiare. A questo progetto, concreto e misurabile com’è nella sua tradizione, Medici con l’Africa Cuamm dedica una grande campagna. Sarà lanciata nella giornata del Sessantesimo e impegnerà i volontari dell’associazione in tutta Italia. «Vogliamo – ribadisce il direttore don Dante Carraro – che il nostro impegno sia conosciuto da quanti credono, come noi, che sia importante non solo dare aiuti immediati, ma anche creare le condizioni per un cambiamento. Ed è ciò che distingue la nostra azione “con l’Africa”»

Cuamm è oggi presente in Angola, Etiopia, Kenya, Mozambico, Sud Sudan, Tanzania, Uganda. Nei Paesi dove lavora, Medici con l’Africa Cuamm realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. In questa ottica si impegna nella formazione in Italia e in Africa delle risorse umane dedicate, nella ricerca e divulgazione scientifica in ambito tecnico di cooperazione sanitaria, nell’affermazione del diritto umano fondamentale alla salute per tutti, anche dei gruppi più marginali, diffondendo nelle istituzioni e nell’opinione pubblica i valori della solidarietà e della cooperazione tra i popoli, della giustizia e della pace. 47 medici, 4 paramedici, 29 tecnici e amministrativi di Medici con l’africa Cuamm stanno lavorando su 37 progetti di cooperazione principali e un centinaio di micro-realizzazioni di supporto. Medici con l’Africa Cuamm opera in 15 ospedali, 25 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione), 3 centri di riabilitazione motoria, 4 scuole infermieri, 3 università (in Uganda, Mozambico ed Etiopia). Un impegno reso possibile dall’aiuto di tutti, con la convinzione che solo la continuità del lavoro sul campo cambi effettivamente le cose, anche e soprattutto in Africa.

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