Welfare

Aumenta il sistema dei voucher

L’Inps comunica che sono stati venduti più di 10 milioni di buoni-lavoro grazie alla distribuzione nelle tabaccherie e al servizio telefonico dedicato

di Redazione

Sono più di 10 milioni (per l’esattezza 10.135.646) i buoni lavoro venduti dall’agosto 2008 alla metà di ottobre 2010. Lo comunica l’Inps ricordando come la sperimentazione abbia preso avvio poco più di due anni fa, per la sola attività della vendemmia. Oggi l’utilizzo del “buono lavoro” è stato esteso a tutti i settori produttivi e a molti datori e prestatori d’opera: resta il limite invalicabile di una attività di lavoro che deve essere occasionale e accessorio.

L’Inps sottolinea come la crescita costante nell’utilizzo dei voucher sia dovuta non solo ai vantaggi di flessibilità per datori di lavoro e lavoratori, ma anche all’allargamento della rete di distribuzione. Un effetto testimoniato dagli oltre 245 mila voucher venduti tramite la rete delle tabaccherie, aggiuntasi da poco più di due mesi nel circuito di diffusione dei buoni lavoro. La previsione di un ulteriore aumento delle vendite in tabaccheria ha suggerito la creazione di un servizio telefonico dedicato (chiamando il Contact Center 803.164 e selezionando la voce “gestione automatizzata dei voucher”) che consente ai committenti di attivare i buoni lavoro e ai lavoratori retribuiti attraverso i voucher di avere qualsiasi tipo di informazione.

«L’allargamento della rete distributiva ha senz’altro contribuito a “banalizzare” la modalità di utilizzo dei buoni lavoro – è il parere del presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua -. Per consolidare il ricorso a questo strumento occorre infatti rendere l’approccio al sistema dei voucher il più semplice e “amichevole” possibile, in modo da renderlo utilizzabile dal maggior numero possibile di committenti e lavoratori. La scelta di attivare la vendita dei buoni lavoro in tabaccheria va proprio in questa direzione. Così come è decisivo il sostegno delle associazioni di categoria per sensibilizzare datori e prestatori di lavoro, nell’uso di uno strumento flessibile e facile».

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