Cultura

G8: anche i Comboniani chiedono Commissione

E invitano il GSF a fare autocritica

di Redazione

Secondo i missionari presenti a Genova la violenza, anche delle forze dell’ordine, e’ stata sconsiderata e il trattamento ai leaders africani suscita indignazione. Una commissione parlamentare di inchiesta sulle giornate di Genova la chiedono ora anche i Missionari Comboniani d’Italia secondo i quali il comportamento talvolta ”sconsideratamente violento e deficitario” delle forze dell’ordine ha ”contribuito ed amplificato la spirale della violenza” a Genova, ma anche all’interno del GSF occorre un’autocritica perche’ ”la nonviolenza sia inequivocabilmente riconosciuta come unico metodo di lotta”. Ma quello che piu’ ha indignato il gruppo dei missionari Comboniani presenti a Genova e’ stato il trattamento riservato dal G8 ai cinque ”autorevoli capi di Stato africani che, a nome della neonata Unione Africana (che rappresenta tutto il continente), si erano presentati con un loro concreto e articolato piano di sviluppo per il continente (millennium African Recovering Programme) e chiedendo la collaborazione dei paesi industrializzati”. ”Dal G8 – si legge in un comunicato firmato da padre Francesco Antonini, superiore provinciale per l’Italia della Congregazione dei Comboniani – che ha sfruttato la loro presenza per mostrare il volto ‘compassionevole’ e ‘risultati concreti’, nemmeno lo straccio di un comunicato ufficiale per rendere conto di cio’ che i leaders africani avevano detto e riconoscere cosi’ la loro paternita’ rispetto al Piano – cosa che infatti i mass media non hanno generalmente colto”. ”La nostra tristezza – aggiungono i Comboniani – e’ accresciuta dalla poverta’ della risposta dei G8 alla richiesta di cancellazione del debito e alla sfida dell’Aids nel Sud del mondo”. Ma ecco la prima parte del comunicato diffuso a distanza di alcuni giorni dagli eventi, forse con l’intenzione di guardare ai fatti con piu’ distacco. ”I missionari comboniani della Provincia italiana, ripartendo dagli impegni presi nell’occasione del Giubileo degli Oppressi (Verona, 9-10/9/2000), basandosi sulle testimonianze dei confratelli presenti alle manifestazioni a Genova nei giorni del G8 (20-22 luglio) e dei redattori della rivista comboniana Nigrizia, oltre che su altre, numerose e attendibili denunce, condannano fermamente le provocazioni di alcuni gruppi estremisti che con la loro violenza hanno drammaticamente compromesso le pacifiche dimostrazioni di centinaia di migliaia di persone. Al tempo stesso, i missionari comboniani richiamano l’attenzione delle competenti autorita’ sul comportamento talvolta sconsideratamente violento e deficitario delle forze dell’ordine che ha contribuito ad amplificato la spirale della violenza”. ”Per questo, in sintonia con la Coalizione di oltre 250 congregazioni di missionari/e e religiosi/e che hanno pregato e digiunato il 20 e il 21 luglio presso la chiesa di Sant’Antonio di Boccadasse per chiedere la cancellazione del debito per i paesi impoveriti, i missionari comboniani chiedono che venga fatta chiarezza sugli episodi di violenza individuandone tutti i responsabili. Appoggiano, quindi, la richiesta del Genoa Social Forum di una commissione parlamentare che indaghi sui fatti avvenuti. Riteniamo comunque necessario – all’interno del Genoa Social Forum, le cui condanne di ogni tipo di violenza non sono sempre state chiaramente percepite dall’opinione pubblica – un percorso di autocritica perche’ la nonviolenza sia inequivocabilmente riconoscibile come unico metodo di lotta”. E dopo il passaggio che riguarda i capi di Stato africani, la conclusione: ”I missionari comboniani rinnovano pertanto il loro impegno per la cancellazione del debito estero dei paesi impoveriti e per far si che agli africani venga riconosciuto il loro ruolo di partner di pari dignita’ nei consessi internazionali”.


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