Welfare

G8: chi ha subito violenza si rivolga qui

L'Associazione Antigone raccoglie le denunce di violazione dei diritti avvenute per opera delle ''forze dell'ordine'' a Genova

di Riccardo Bonacina

L’Associazione Antigone, in collaborazione con alcune delle organizzazioni che hanno dato vita al Coordinamento contro il G8, sta raccogliendo le denunce di violazione dei diritti avvenute per opera delle ”forze dell’ordine” a Genova; si sta valutando anche l’opportunità di presentare i casi più gravi alla Corte Europea per i diritti umani e al Comitato Europeo per la prevenzione della tortura e dei trattamenti inumani e degradanti (CPT), di cui è componente anche il Presidente onorario di Antigone Mauro Palma. Tra i principi ispiratori del CPT vi è infatti l’attenzione al rispetto dei diritti fondamentali delle persone fermate dalle forze di polizia tra cui figurano, oltre all’ovvio diritto di tutela dell’incolumità della persona, il diritto dell’arrestato/a di avvisare terze persone di propria scelta (familiari, amici, consolato), di accedere a un avvocato e di richiedere una visita medica da parte di un medico di propria fiducia [2o Rapporto Generale del CPT, c.36]. E’ importante quindi far pervenire all’Associazione denunce circostanziate di quello che è successo ai singoli partecipanti alla manifestazione A PARTIRE DAL MOMENTO DEL FERMO DA PARTE DI POLIZIA O CARABINIERI; per poter presentare la denuncia occorre riportare nome e cognome della persona vittima della violenza. Le segnalazioni vanno inviate alla sede nazionale dell’ Associazione ANTIGONE via Gustavo Modena, 95 – 00153 ROMA telefono / fax 06 5810299 e-mail: associazione.antigone@tin.it


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