Economia

Il fumo che non piace alla British Tobacco

Le iniziative a favore della salute dei minori

di Redazione

«Supportiamo i programmi anti tabagismo rivolti ai minorenni fatti da Mentoring». Quest’ultima è una onlus fondata da Matilda Raffa Cuomo (la moglie dell’ex governatore dello Stato di New York), che da oltre dieci anni è attiva nel Belpaese. Chi parla è Massimiliano Di Domenico, capo della comunicazione corporate, della Csr e della reputazione della British American Tobacco Italia.
Vita: Non rischiate di privarvi di futuri consumatori?
Massimiliano Di Domenico: In Italia ci sono circa 10 milioni di fumatori maggiorenni; il nostro obiettivo non è quello di attirare nuovi fumatori, ma quello di convincere quelli attuali, adulti e consapevoli, a preferire i nostri marchi: siamo convinti siano di qualità superiore.
Vita: Come individuate le iniziative da sostenere?
Di Domenico: Tramite momenti di dialogo con i nostri stakeholder, cerchiamo di mettere a punto dei piani specifici sulla base delle loro aspettative. Dal dialogo dello scorso anno è emersa la necessità della prevenzione nei confronti dei minori. Una cosa che non possiamo fare noi in maniera diretta, per questo abbiamo fatto una mappatura delle associazioni e scelto Mentoring. Autonomamente del resto abbiamo deciso di apporre la scritta «I minori non devono fumare» su tutti i pacchetti. In Italia facciamo iniziative nei confronti dei tabaccai.
Vita: Per convincerli a far cosa?
Di Domenico: Anche se in Italia l’età legale per l’acquisto del tabacco è di 16 anni, cerchiamo di sensibilizzare gli stakeholder sull’importanza di elevare tale limite a 18 anni. Ad esempio siamo stati in audizione alla Camera e abbiamo esposto il nostro giudizio positivo circa la proposta di innalzare l’età, come da disegno di legge a firma Marino-Tomassini.
Vita: Quali altre iniziative di Csr fate?
Di Domenico: Sponsorizziamo una borsa di studio aperta a studenti universitari che premia le migliori tesi sulla Csr e supportiamo la cultura: ad esempio sostenendo la mostra su Van Gogh che è aperta ora a Roma.
Vita: Da quanto esiste il dipartimento Csr?
Di Domenico: Da quando British American Tobacco ha acquisito l’ex Monopolio di Stato. Quindi dal 2004. Lavoriamo con la massima trasparenza, spiegando ai nostri interlocutori che è sbagliato attaccare le imprese senza tener conto degli effetti collaterali. Oggi gli agricoltori che coltivano tabacco sono in grande crisi.
Vita: E su questo fronte cosa fate?
Di Domenico: Abbiamo sottoscritto l’impegno di comprare quantitativi minimi di tabacco italiano.


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