Volontariato

G8: Jeffrey Sachs sul lavoro dei premier

Per il professore di Harvard i premier del G8 dovrebbero dar retta più alla scienza che alla politica.

di Carlotta Jesi

“Se vogliono riduerre la povertà, i premier dei Paesi più industrializzati devono basarsi più sulle prove scientifiche che sulla politica”. E’ la tesi che Jeffry Sachs, direttore del Centro per lo Sviluppo Internazionale dell’Università di Harvard, spiega oggi sulle pagine del Financial Times in un lungo articolo intitolato “Dopo Genova”.
Secondo Sachs, infatti, se davvero si vuole eliminare la povertà bisogna cominciare a prendere seriamente gli studi scientifici che ne spiegano le cause e propongono rimedi esterni ad interssi politici. Qualche esempio? “Quattro settimane fa”, scrive il professore di Harvard, “il Science Magazine ha pubblicato uno studio in cui si spiega che per sconfiggere l’Aids nei Paesi in via di sviluppo servono più di 9 miliardi di dollari l’anno. Eppure a Genova ne sono stanziati appena 1.3 per il fondo anti Hiv”. Ignorati sono stati anche gli studi sul clima: in maggio l’Accademia delle Scienze americana ha sostenuto l’importanza dell’impronta ecologica che vede gli americani in prima fila e i Paesi poveri a subire la situazione, eppure gli Stati Uniti non hanno neppure preso una posizione sul cambiamento climatico. E a pagare le conseguenze di tutto ciò continuano ad essere i poveri.

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