Non profit

Le fondazioni bancarie

di M. Clarich e A. Pisaneschi, ed. Il Mulino, pag. 172, L. 28.000

di Redazione

Le fondazioni bancarie si trovano oggi a un bivio: completare la trasformazione in enti non profit legati al territorio, con la missione di promuovere lo sviluppo socio-economico del territorio; oppure, mantenere stretto il legame che ancora le lega, direttamente o indirettamente, alle ex banche pubbliche, conservando il ruolo di casseforti finanziarie le cui chiavi sono ancora in gran parte in mano alla classe politica locale. Istituite undici anni fa per agevolare la privatizzazione delle casse di risparmio italiane, le fondazioni sono state oggetto di ripetuti interventi normativi volti a precisarne gli scopi, la struttura, i legami con gli enti locali e con la banca pubblica dalla quale sono nate quasi per gemmazione. Il volume, ripercorre le tappe di questa evoluzione, si sofferma sull’assetto istituzionale attuale, anche alla luce dei nuovi statuti delle fondazioni, analizza i problemi interpretativi sorti in questa fase di transizione, prefigura possibili scenari.


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