Cultura

Il Papa a Bush: “Globalizzazione giusta e per tutti”

di Redazione

Una globalizzazione solidale che non sostituisca gli antichi muri con le linee divisorie tra ricchi e poveri, la cancellazione del debito dei Paesi poveri, la promozione del dialogo e della pace, la difesa della vita dal concepimento alla fine naturale senza indulgenze a ogni novita’ che le biotecnologie rendono oggi possibile. Sono alcuni dei grandi temi raccomandati dal Papa al presidente Bush durante la parte ufficiale della visita che il Presidente americano gli ha reso oggi a Castelgandolfo. Giovanni Paolo II ha ricordato al suo ospite la grande tradizione americana a servizio del diritto e della liberta’ a cui gli americani devono attingere ancora per regolare la globalizzazione con giustizia. Tanto e’ stata puntuale la lista delle urgenze espressa dal Papa, altrettanto generica la risposta di Bush che ha puntato a sottolineare i grandi meriti storici e morali del Papa e a sostenere genericamente il richiamo a un atteggiamento compassionevole verso la poverta’. ”Il mondo – ha detto il pontefice in uno dei passaggi significativi – torna a guardare l’America con speranza, tuttavia lo fa con un’acuta coscienza della crisi dei valori sperimentata dalla societa’ occidentale. Sempre piu’ di fronte alle decisioni etiche indispensabili per il futuro comune dell’umanita’. La globalizzazione si e’ molto accentuata nell’ultimo decennio. La Chiesa ne apprezza le opportunita’ ma non puo’ non esprimere la profonda preoccuazione che il nostro mondo continua ad essere diviso non piu’ dai blocchi politici e militari precedenti ma da una indegna linea divisoria fra coloro che possono approfittare di queste opportunita’ e quelli che sono tagliati fuori da esse”. La Santa Sede, ha poi aggiunto il pontefice ”chiede politiche dirette a rendere tutti i popoli capaci di avere accesso ai mezzi necessari a migliorare la propria vita, inclusi gli strumenti tecnologici e le capacita’ necessarie allo sviluppo. Rispetto della natura da parte di ciascuno, una politica di apertura agli immigrati, la cancellazione o una significativa riduzione del debito delle nazioni piu’ povere, la promozione della pace attraverso il dialogo e il negoziato, il primato della legalita”’. Non sono state molte le battute che il pool di giornalisti e’ riuscito a cogliere nello scambio di saluti tra il papa e Bush. Quando il pontefice ha fatto accomodare Bush in poltrona per cominciare il colloquio ha ricordato all’ospite che ”questo e’ il posto dove i papi passano la loro estate”. Bush ha risposto: ”Posso capire perche’: e’ cosi’ bello qui”. Una sensazione che ha poi rafforzato al termine del colloquio privato. Nella sala del trono sono entrate la moglie Laura e la figlia Barbara per una foto di famiglia con il pontefice il quale ha rilevato al giovinezza della figlia del Presidente. ”Abbiamo una famigia giovane – ha detto allora Bush – una moglie giovane”. Il pontefice ha accompagnato i suoi ospiti sul balcone con vista sul lago di Albano e Bush ha ripetuto: ”Questo e’ spettacolare” seguito a ruota da un ”oh” di meraviglia della moglie. E il Presidente ha aggiunto scherzoso: ”E’ una giornata calda, mi sembra un buon posto per fare una nuotata”. Dopo lo scambio dei discorsi ufficiali, il Presidente ha donato al pontefice due volumi di poesie americane mentre Giovanni Paolo II ha ricambiato con un trittico di medaglie del suo pontificato ed alla consorte, alla figlia e ai componenti del seguito ha donato rosari. Terminata la visita al pontefice, il Presidente Bush ha avuto un colloquio con il cardinale Sodano che era accompagnato da mons.Jean Lousi Tauran, il ”ministro degli esteri” vaticano.


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