Economia

«Ripresa ancora debole»

Lo dichiara il segretario generale Vincenzo Mannino presentando i dati della XVI indagine congiunturale con le attese per i prossimi sei mesi di 20.500 cooperative

di Redazione

 

«Risulta fiacca la dinamica degli investimenti e la domanda di credito bancario. L’erogazione dei prestiti dalle banche resta molto selettiva in particolare nel Mezzogiorno dove un cooperatore su due denuncia un eccessivo allungamento dei tempi di attesa. I ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione restano una piaga annosa, anzi l’ulteriore allungamento dei tempi determina un peggioramento sul fronte della liquidità e degli incassi che di fatto frenano il consolidamento della ripresa». Così il segretario generale Vincenzo Mannino sintetizza il quadro che emerge dalla XVI indagine congiunturale, realizzata dal centro studi Elabora, sul Sistema Confcooperative e relativa al secondo quadrimestre del 2010 con le attese dei cooperatori per i prossimi mesi.
Accanto alle ombre si registrano però alcuni segnali di ripresa tra le 20.500 cooperative del Sistema Confcooperative. Dopo tre anni torna positivo il sentiment previsionale dei cooperatori rispetto all’andamento dell’economia nazionale. Si registra anche un recupero della domanda, dell’occupazione e dell’export.
A livello settoriale, invece, torna a crescere la cooperazione di produzione e lavoro. «Il mercato manifatturiero e dei servizi, infatti, è tornato attivo e lascia intravedere – dice Mannino – soprattutto per le cooperative di servizi, uno scenario di risalita degli ordini e della domanda. Segnali incoraggianti di ripresa provengono anche dalla cooperazione agroalimentare che procede a due velocità: un recupero graduale della domanda interna su ritmi lenti, mentre la dinamica della domanda estera fa segnare un’accelerazione superiore alle attese. Questo a dimostrazione che le cooperative aperte ai mercati internazionali registrano recuperi ampi e generalizzati».
 «La cooperazione di consumo e distribuzione tiene. Gli indicatori congiunturali migliorano rispetto ai primi quattro mesi dell’anno. Invece dopo mesi di exploit – conclude Mannino – segna una battuta d’arresto la cooperazione sociale, dove prevalgono malessere e insoddisfazione determinati in particolar modo dall’annosità dei ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione e dal dumping contrattuale. Elementi che potrebbero condizionare negativamente occupazione e fatturato».


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