Economia

Generali ammesso nell’indice Aspi

Il gruppo è stato collocato nell'indice etico tra le società del settore assicurativo con rating più elevati nell'area ambiente, risorse umane e comportamento nel business

di Redazione

Il gruppo Generali è stato ammesso all’indice etico Aspi Eurozone (Advanced Sustainable Performance Indices), collocandosi tra le società del settore assicurativo con rating più elevati nell’area ambiente, risorse umane e comportamento nel business. Lo comunica il gruppo triestino.

Aspi, si spiega da Generali, seleziona le migliori 120 società dell’area euro appartenenti al DJ Stoxx 600 sulla base del rating attribuito da Vigeo, agenzia francese che si occupa di analizzare le performance socio-ambientali delle aziende. Nella valutazione vengono considerate sei aree: diritti umani, risorse umane, coinvolgimento nella comunità, comportamento nel business, corporate governance. “Con questo risultato -si spiega- il gruppo centra uno degli obiettivi posti dal group ceo, Giovanni Perissinotto, in materia di sostenibilità”.

Il percorso di rafforzamento delle politiche di sostenibilità del gruppo inizia nel 2004, con l’adozione del codice etico, aggiornato poi nel maggio del 2010, e la decisione di pubblicare il bilancio di sostenibilità. Generali in tale ambito ha aderito alla Carta Sociale Europea, in cui sono sanciti i diritti fondamentali dei lavoratori. Nel 2007 Generali ha quindi preso parte all’iniziativa dell’Onu Global Compact, impegnandosi ad affermare e promuovere dieci principi relativi a diritti umani, lavoro, ambiente e lotta a alla corruzione. Attenzione anche ai temi della tutela ambientale e del cambiamento climatico, attraverso soprattutto una politica ambientale che fissa obiettivi e impegni, target specifici da raggiungere nell’arco di un triennio: contenimento dei propri consumi di risorse quali energia, carta, acqua, il crescente impiego di energie rinnovabili e carta ecologica, e la riduzione delle emissioni di CO2. Il progetto coinvolge sei Paesi (Italia, Germania, Francia, Spagna, Austria e Svizzera), pari a circa il 37% in termini di organico.


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