Famiglia

Dynamo Camp cambia formula

La svolta annunciata dal consigliere delegato Simona Porcari

di Redazione

Con la Dynamo Accademy srl e le sovvenzioni pubbliche si punta a raccogliere 2 milioni l’annoPrendete una fabbrica di armi e immaginate di poterla convertire in un’oasi naturalistica, dove centinaia di ragazzi dai 7 ai 17 anni, con sindromi neurologiche, lesioni cerebrali o problemi oncologici possano fare attività di ogni genere: tiro con l’arco, arrampicata, pittura, teatro, e così facendo superare le proprie paure e riscoprire in totale sicurezza la “normalità”. Ecco, siete a Dynamo Camp: 1.050 ettari di parco, edifici recuperati per ospitare i ragazzi, la mensa, il teatro, il centro medico – noto agli ospiti come ClubMed – una fattoria, una piscina e laboratori di creatività. Il tutto a Limestre, piccola frazione di San Marcello Pistoiese, a un passo dall’Abetone. Un tempo sede della Società Metallurgica Italiana della famiglia Orlando, rilevata poi dalla Intek di Vincenzo Manes il quale, qui, ha voluto creare Dynamo Camp. Un’esperienza unica nel panorama italiano, che lo scorso 25 settembre, in occasione dell’Open Day annuale, ha aperto le proprie porte a donatori, cittadini, giornalisti o semplici curiosi per raccontare una volta di più la propria storia, illustrare i numeri alla base del successo, ma soprattutto per chiudere una prima fase di lancio e proiettare il progetto nei prossimi anni.
A fare gli onori di casa lo stesso Vincenzo Manes che, davanti a oltre 4mila visitatori, ha dato voce ai volti e alle passioni, ai volontari e ai ragazzi che animano il Camp. Ma è stata Serena Porcari, consigliere delegato della fondazione e vicepresidente dell’associazione Dynamo a tracciare il futuro: «Tra il 2006 e il 2009», ha spiegato, «abbiamo raccolto 8 milioni di euro. Il sogno è quello di raggiungere i 2 milioni di euro annui di contributi per ospitare mille bambini all’anno. La formula che adotteremo è quella del 60/40». In altre parole: il 60% dei fondi raccolti con il fundraising, il restante dall’attività della Dynamo Accademy srl che si occupa di offrire servizi al profit quando al Camp non sono presenti i ragazzi (conferenze, affitto spazi ecc.), e da sovvenzioni pubbliche (che oggi incidono solo per l’1% delle entrate del campo). Una sfida in piena regola per un team di qualche decina di persone, 400 volontari e 890 ragazzi ospitati finora, che ha tutto l’aspetto di voler e poter vincere.


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